Inghilterra: 26 vittime di sacrifici umani trovate durante uno scavo archeologico

I resti risalirebbero all'Età del Ferro, il ritrovamento è avvenuto nella contea dell'Oxfordshire. I reperti ritrovati sono antecedenti all'eta romana. Nello scavo sono state trovate anche carcasse di animali e oggetti decorati. Studi in corso.

Inghilterra: 26 vittime di sacrifici umani trovate durante uno scavo archeologico

Uno stupefacente, e allo stesso tempo inquietante ritrovamento archeologico, è stato fatto negli scorsi giorni nella contea dell’Oxfordshire, in Inghilterra. Secondo quanto riferiscono i media internazionali, tra cui il giornale italiano Fanpage, durante uno scavo sono emersi 26 scheletri di persone decedute. I resti, secondo quanto riferiscono gli archeologi, risalirebbero all’Età del Ferro. Si è trattato del classico ritrovamento di fortuna.

Nei pressi della cittadina di Wantage alcuni operai stavano posando delle tubature, quando all’improvviso hanno notato qualcosa spuntare dal terreno. Hanno capito subito che si trattava di resti importanti, per cui hanno contattato le autorità locali che hanno inviato sul posto gli archeologi. Gli esperti hanno capito subito che si trattava di sepolture, per cui hanno cominciato a scavare bloccando parzialmente i lavori

Sul posto sono intervenuti gli archeologi della Costwold Archaeology, la società che si sta occupando appunto di svolgere lo scavo in estensione nell’area interessata. Gli esperti ritengono che si tratti di sepolture rituali, in quanto uno degli scheletri è stato trovato con le gambe divaricate e privo di piedi. Le braccia dell’individuo erano rivolte verso l’alto, mentre un altro scheletro era addirittura senza cranio. Tutti questi particolari fanno pensare agli archeologi che questi individui siano stati vittime di sacrifici umani e apparterrebbero appunto all’Età del Ferro, un’epoca storica che va pressapoco dal 500 a.C. al 332 a.C.

Trovati oggetti e carcasse animali

Durante lo scavo gli archeologi hanno trovato anche oggetti decorati, come ad esempio un pettine. Si sta indagando sulla funzione che potrebbero avere avuto questi oggetti, i quali potrebbero essere stati depositati nella fossa vicino ai defunti come segno di una particolare ritualità religiosa. Tra i responsabili della Costwold Archaelogy c’è Paolo Guarino, il quale ha dichiarato che i risultati restituiti dallo studio di queste sepolture “aprono una finestra unica sulla vita e sulla morte di comunità che spesso conosciamo solo per i loro edifici monumentali, come le fortezze di collina (hillforts) o l’Uffington White Horse”

Anche il respnsabile della ditta che si sta occupando di costruire le tubature ha salutato con sorpresa la scoperta fatta durante i lavori. Il responsabile di Thames Water, nome dell’azienda titolare dei lavori, ritiene che questo ritrovamento sia tra i più grandi ed entusiasmanti mai fatti in Inghilterra e nell’intera contea dell’Oxfordshire. Le tubature dovrebbero essere lunghe sei chilometri, ma a causa di questo ritrovamento i tempi di consegna potrebbero allungarsi. 

I lavori hanno anche un interesse particolare e ambientale, in quanto con la costruzione di questo impianto di tubature si vuole ridurre la pressione delle comunità locali sull’acqua del Letcombe Brook, un raro torrente della zona che attraversa depositi di gesso. In questo ambiente unico in Europa c’è tantissima biodiversità, che va preservata a tutti i costi. Grazie a questo importante ritrovamento non è detto che in futuro possa nascere anche un parco archeologico nella zona. 

Continua a leggere su Fidelity News