Influencer muore a causa di un video per Tik Tok

Areline Martine aveva organizzato un finto rapimento per creare un video d'effetto da pubblicare poi su Tik Tok. Perde la vita colpita alla testa da una pistola vera.

Influencer muore a causa di un video per Tik Tok

Tragico epilogo per una giovane ventenne messicana che ha trovato la morte a causa di un video da pubblicare su Tik Tok. La ragazza voleva infatti creare un video ad effetto che potesse sorprendere tutti i suoi follower ma purtroppo questa intenzione si è trasformata in una vera e propria tragedia.

L’influencer, che si chiamava Areline Martine, ha perso infatti la vita a causa di un colpo di pistola sparato da un finto rapitore. Areline nel video voleva fingere il suo rapimento e aveva organizzato tutto nei minimi dettagli chiedendo l’aiuto di altre persone che la aiutassero nella realizzazione del filmato. Erano state coinvolte infatti altre dieci persone durante le riprese del video.

La ragazza, per fingere il suo rapimento, era stata legata a mani e piedi, quando ha ricevuto un colpo alla testa da una pistola che doveva essere finta ma che si è rivelata non essere un giocattolo. Uno dei finti rapitori infatti ha impugnato la pistola, che doveva essere solo un effetto di scena, ma che purtroppo si è rivelata essere vera e quindi fatale per la giovane ragazza. Non era la prima volta che la messicana organizzava dei video del genere ma questa volta è andata in maniera decisamente diversa.

La vicenda è stata poi ricostruita dai testimoni presenti, con l’ausilio anche dei filmati girati durante il finto rapimento. Il ragazzo che ha sparato il colpo fatale è scappato insieme ad un amico. La polizia non ha potuto fare altro che confermare il decesso della giovane ventenne confermando quindi l’ipotesi di un tragico incidente anche se inizialmente l’ipotesi era quella di omicidio intenzionale.

“Se qualcuno ha una responsabilità penale, dovrà rispondere – sono state le parole del procuratore – “Ci sono diversi fatti su cui indagare: la sfortunata morte della giovane donna, l’origine di quell’arma e il modo in cui è arrivata nelle loro mani”.

Continua a leggere su Fidelity News