Indonesia, pescatori trovano bambola gonfiabile ma la credono un angelo

In Indonesia, un gruppo di pescatori ha rinvenuto una bambola gonfiabile nell'oceano. Ma dopo averla scambiata per un angelo caduto dal cielo, i nativi l'hanno vestita e venerata come un'emanazione divina.

Indonesia, pescatori trovano bambola gonfiabile ma la credono un angelo

Una bambola gonfiabile è stata rinvenuta da un gruppo di pescatori in Indonesia; ma questi ultimi, incapaci di stabilire la reale natura dell’oggetto, l’hanno incredibilmente scambiata per un angelo venuto dal cielo, ritenendo il polimerico reperto un emissario divino precipitato dal Paradiso.

La notizia è stata riportata da numerose testate estere come il Daily Mail e l’Huffington Post, trovando largo spazio anche sulle pagine dei quotidiani italiani a causa della sua curiosa peculiarità. La scoperta è avvenuta per merito di Pardin, uno dei nativi del villaggio indonesiano in questione (l’assenza del cognome è dovuta alle tradizioni locali, nda).

Pardin ha raccontato a media ed autorità di avere trovato la bambola gonfiabile durante una battuta di pesca al largo delle isole Banggai lo scorso marzo, il giorno dopo la manifestazione di una eclissi solare. La consequenzialità degli eventi è stata letta dai nativi musulmani come un segno del cielo, e la bambola è stata pertanto scambiata per un angelo caduto.

Quando Pardin ha portato la bambola gonfiabile a casa sua, nel villaggio di Kalupapi, le superstizioni dei locali hanno immediatamente messo in correlazione i due avvenimenti, interpretando una semplice coincidenza come una vera e propria manifestazione di natura divina.

La madre dell’uomo ha vestito in maniera appropriata la bambola gonfiabile, e si occupa di avvolgere la sua testa in un nuovo hijab ogni giorno. Il giubilo dei nativi indonesiani ha però messo in allerta le autorità locali, le quali si sono recate sull’isola per capire il motivo di tanto trambusto e degli inusitati festeggiamenti.

Avevamo sentito molte storie riguardo all’angelo caduto, ad esempio c’è chi giura che stesse piangendo quando venne ritrovato” ha spiegato ad Agence France Press Heru Pramukarno, capo della polizia locale. “Quando i nostri agenti sono arrivati, hanno appurato che l’angelo caduto altro non era che una bambola gonfiabile, un sex toy“.

L’incredibile equivoco è sorto proprio a causa della zona remota in cui si trova Kalupapi, un villaggio collocato in una situazione di isolamento quasi totale rispetto al resto del mondo: “Non hanno internet, non hanno idea di cosa sia una bambola gonfiabile” ha affermato Pramukarno.

La polizia ha successivamente confiscato l’oggetto – non senza proteste e malumori da parte degli autoctoni – nel tentativo di placare le voci riguardo all’angelo caduto dal cielo.

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