Continua la sanguinosa scia di violenze sessuali ed omicidi in India. Stavolta, a fare le spese della follia dei misogeni indiani sono stati i nipotini di una giovane ragazza, dopo che lei aveva resistito ad un tentativo di stupro. Tutto è avvenuto nel villaggio di Ghusidih situato nel distretto di Durg, Stato di Chhattisgarh (India Centrale); un uomo si è introdotto all’interno dell’abitazione dove si trovavano la ragazza ed i suoi due nipotini, cercando di costringerla ad avere un rapporto sessuale. Ma lei, che si era sposata solo un mese prima, ha opposto resistenza.
La casa dov’è accaduta la tragedia è stata quella del cognato della giovane sposa di appena 22 anni, dove lei stessa si era trasferita subito dopo aver pronunciato il suo “sì”. Tuttavia né il cognato né tantomeno il marito di Mahaveer (questo il nome della vittima) si trovavano in casa al momento dell’aggressione. L’assassino ha quindi fatto irruzione, ma quando lei ha opposto resistenza allo stupro, lui ha deciso di vendicarsi nella maniera più terribile: dopo una colluttazione, ha l’aggressore ha preso una tanica di kerosene e l’ha rovesciata sui due nipoti della ragazza.
Il resto può essere facilmente immaginato: l’omicida ha acceso il fuoco, bruciando vivi il piccolo Mohan (3 anni) e la piccola Bhuvneshwari (6 anni), allo scopo di punire la giovane sposa per essersi rifiutata di avere un rapporto sessuale con lui. A rivelare i particolari dell’agghiacciante duplice omicidio è stata l’agenzia di stampa Pti. Dopo aver arso vivi i due bambini, l’uomo si sarebbe quindi dileguato, lasciando Mahaveer sola con il suo dolore, dinanzi ai cadaveri carbonizzati dei due nipotini.
Si tratta solo dell’ennesima serie di crimini contro le donne ed i bambini che vengono commessi ogni giorno in India, uno Stato che può vantare il triste primato di 92 stupri denunciati al giorno; ai quali vanno ad aggiungersi tutti i casi in cui le donne, per paura di ripercussioni da parte dello stupratore o della comunità (essere vittima di uno stupro è motivo di gogna sociale in India), non hanno riferito alla polizia dell’accaduto.