India, ponte crolla e 125 turisti finiscono nel fiume: deceduti e dispersi

Nel pomeriggio di domenica, un vecchio ponte in ferro sul fiume Indrayani, vicino a Pune (India), è crollato nella zona turistica di Kundamala, facendo cadere decine di persone nel fiume in piena.

India, ponte crolla e 125 turisti finiscono nel fiume: deceduti e dispersi

Una tranquilla domenica pomeriggio si è trasformata in disgrazia per decine di famiglie e gruppi di turisti nella zona di Kundamala, nel distretto di Maval, vicino alla città indiana di Pune. Intorno alle 16 ora locale, un vecchio ponte in ferro sul fiume Indrayani è improvvisamente crollato, trascinando nel fiume decine di persone che lo stavano attraversando. Il bilancio attuale è di almeno duedecessi, 32 feriti, tra cui sei in condizioni critiche, e diversi dispersi.

Il ponte, costruito circa trent’anni fa, era noto per il suo stato di degrado strutturale, già segnalato da tempo dalle autorità locali. Nonostante ciò, l’infrastruttura continuava a essere utilizzata, soprattutto durante i fine settimana, quando la località di Kundamala diventa meta di gite e escursioni per residenti e turisti. Al momento del crollo, il ponte era affollato da visitatori.

Le intense piogge che avevano colpito la regione nei giorni precedenti avevano provocato un significativo aumento del livello e della velocità della corrente del fiume Indrayani, rendendo la situazione ancor più pericolosa. Sebbene al momento dell’incidente non stesse piovendo, le condizioni idrologiche del fiume erano già critiche.

Le operazioni di soccorso sono state immediatamente avviate, ma si sono rivelate particolarmente complesse a causa della forte corrente e dell’alto livello dell’acqua. La National Disaster Response Force (NDRF), supportata da vigili del fuoco, polizia e volontari locali, sta operando senza sosta per cercare superstiti tra le macerie e nelle acque del fiume.

Al momento, sono state salvate tra le cinque e le sette persone, trasportate negli ospedali della zona per ricevere cure mediche e sottoporsi agli accertamenti necessari. Le autorità temono che tra 10 e 15 persone possano essere ancora disperse, forse intrappolate sotto i detriti o trascinate via dalla corrente.

Le squadre di soccorso stanno utilizzando apparecchiature specializzate per l’esplorazione subacquea e per rilevare eventuali presenze tra i rottami sommersi. La priorità resta localizzare i dispersi e soccorrere chi potrebbe ancora essere in vita.

Sebbene le indagini ufficiali siano in corso, l’ipotesi principale è che il crollo sia stato causato da una combinazione di fattori: da un lato, il cedimento strutturale dovuto all’età e alla mancanza di manutenzione del ponte; dall’altro, il sovraccarico dovuto alla presenza simultanea di molte persone e le condizioni idrogeologiche aggravate dalle recenti piogge.

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