India, neonata abbandonata in una fogna: salvata dall’insistente miagolio dei gatti

Orrore in India, a Mumbai, dove una neonata di appena 12 giorni è stata abbandonata nel canale di scolo di una fogna. La piccola, che rischiava di affogare, è stata salvata grazie all'insistente miagolio di un gruppo di gatti.

India, neonata abbandonata in una fogna: salvata dall’insistente miagolio dei gatti

In India, a Mumbai, una metropoli che contiene oltre 12 milioni di abitanti, una neonata di appena 12 giorni è quasi annegata nel canale di scolo di una fogna, nel quale è stata abbandonata. La piccola è stata salvata da alcuni abitanti dello slum vicino, incuriositi dagli insistenti miagolii di un gruppo di gatti che si erano radunati sul ciglio della strada e sembravano voler attirare l’attenzione sulla neonata. 

Grazie all’allarme lanciato dai felini, la neonata è stata salvata e le sue condizioni sono stabili. Non appena fuori pericolo, sarà data in adozione ad una famiglia che possa amorevolmente prendersi cura di lei. 

L’accaduto 

Gli agenti sono stati allertati attorno alle 3:30 di notte ed una squadra è accorsa sul posto, dove ha trovato la piccola, avvolta in un telo di cotone bianco, con i vestiti fradici di acqua putrida, che urlava, in preda al panico. Gli agenti della polizia di Mumbai hanno riferito che aveva le braccia blu ed era molto fredda. 

Nessuno dei residenti aveva osato toccarla, forse per non compromettere la scena del ritrovamento. Gli agenti hanno raccolto la neonata in un fagotto e si sono precipitati in ospedale dove la piccola non è stata accettata subito perchè il nosocomio era dotato di una sola incubatrice. Solo dopo mezzora di proteste da parte della polizia, il dottore ha acettato di prendersi in carico l’infante, che è stata tenuta al caldo per un paio di ore, per poi ricevere la somministrazione di una flebo con soluzione salina. Intanto è stata aperta un‘inchiesta per ricostruire l’accaduto anche se la pista dell’abbandono appare la più plausibile.

L’uccisione delle neonate femmine, soprattutto nelle aree più povere dell’India, è una pratica atroce, secondo molte associazioni umanitarie. In molte zone una figlia femmina è ritenuta inutile, un pesante fardello, troppo costosa per cui da sopprimere il prima possibile. Per evitare l’uccisione delle femmine con l’aborto, la legge proibisce alle madri di conoscere il sesso del nascituro durante la gravidanza. Numerose cliniche offrono ecografie illegali e aborti clandestini ma nei casi più disperati, le famiglie che non possono affrontare questi costi e che non vogliono uccidere le figlie femmine, le abbandonano. 

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