Nonostante l’India sia uno dei paesi maggiormente colpiti al mondo dalla pandemia di Covid-19, ogni giorno arrivano nuovi esempi di persone che infrangono il lockdown senza rispettare le regole di sicurezza e distanziamento sociale imposte per evitare il diffondersi del virus. Mentre il conto delle vittime dello stato asiatico ha superato le 300mila unità proprio in questi giorni, arriva la notizia di un assembramento per il funerale di un cavallo.
La vicenda si è svolta nel Karnataka del Sud, dove nella giornata di domenica centinaia di abitanti di un villaggio hanno violato le regole imposte dal lockdown per rendere omaggio ad un cavallo morto. L’animale era di proprietà di una organizzazione religiosa locale, e in alcuni video pubblicati online si vedono dozzine di persone che nella pubblica piazza posano fiori sopra al corpo dell’equino.
In seguito, in centinaia hanno partecipato ad una affollata processione per le strade del villaggio, in gran parte persone che non stavano indossando alcun dispositivo di protezione come la mascherina. Circa 400 le persone coinvolte che si sono radunate nel locale tempio Indù per le esequie dell’equino, ritenuto sacro secondo la tradizione locale.
“Le persone credevano che l’animale fosse il cavallo di Dio, era al monastero da circa 23 anni“, spiega l’amministratore locale Prakash Holeppagol, “non appena abbiamo saputo dell’assembramento, siamo andati sul posto con la polizia, ed abbiamo posto fine velocemente all’evento“.
La polizia ha adesso affermato che l’intero villaggio di Gokak sarà isolato per 14 giorni, durante i quali nessuno potrà uscire né entrare, in modo da consentire di fare test a tappeto sui circa duemila abitanti per bloccare eventuali focolai sul nascere. Gli organizzatori del funerale sono inoltre sotto inchiesta per aver infranto le regole del lockdown imposte a Karnataka, dove qualsiasi tipo di assembramento di massa è vietato almeno fino al prossimo 7 luglio.