La piccola cittadina di Cleveland, nello Stato di New York, è stata sconvolta da una notizia che ha davvero dell’incredibile: un bambino di un anno sarebbe stato ucciso dal fratellino di appena 3 anni. Questa notizia ha creato l’ennesima polemica, che ha coinvolto l’intera opinione pubblica americana, per le modalità in cui è avvenuto questo episodio: il fratellino più grande avrebbe sparato in faccia il fratello minore. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, infatti, il bambino avrebbe impugnato un’arma trovata in casa (carica), e avrebbe commesso un inconsapevole delitto.
“E’ un giorno triste, tristissimo, per Cleveland“, ha affermato il capo della polizia, Calvin Williams, che ha improvvisato una conferenza stampa nel giardino della casa dove è avvenuto l’incredibile episodio, per dare informazioni più specifiche ai giornalisti che avevano raggiunto in massa l’abitazione, nella zona est della cittadina statunitense. Ancora non è chiaro, spiega Williams, come sia possibile che un bambino di 3 anni è venuto in possesso dell’arma, soprattutto considerando il fatto che, al momento dello sparo, nella casa era presente anche un adulto. Per ora, è stato reso pubblico solo il nome della vittima, Braylor Robinson, mentre non sono stati fornite le generalità dei due genitori i quali, però, con ogni probabilità saranno ritenuti responsabili dell’accaduto.
Poi, il capo della polizia di Cleveland prende fortemente posizione per quel che riguarda l’ormai annosa questione delle armi negli Stati Uniti, affermando: “Questa è una perdita senza senso per questa città, ed è direttamente correlata col mercato delle armi“, ha affermato Williams, che continua: “Abbiamo bisogno davvero di fare una riflessione collettiva sulle modalità e, soprattutto, sulle conseguenze di entrare in possesso di alcune armi, perché così facendo non succede mai nulla di buono”. Purtroppo, come molti di voi sapranno, gli interessi in gioco sono alti. Intanto, per le strade e nelle case americane si muore ancora. Anche se hai appena compiuto un anno di vita, anche se a ucciderti è il tuo fratellino.