In Giappone un tonno è stato venduto all’asta per 2.7 milioni di euro

All'asta è stato venduto un tonno di qualità elevata alla cifra di 2.7 milioni di euro. L'acquirente è un famoso imprenditore giapponese che si è ritenuto soddisfatto dell'acquisto.

In Giappone un tonno è stato venduto all’asta per 2.7 milioni di euro

In Giappone, è stato messo in vendita ad un’asta un tonno di 280 chili, molto prelibato, al prezzo di 2.7 milioni di euro. La casa d’aste è la più importante del Giappone e attrae sempre investitori provenienti da tutto il mondo.

Il fortunato possessore è un volto noto nel mondo del sushi: si tratta di Kiyoshi Kimura, un imprenditore molto ricco che viene soprannominato il boss del sushi. È il proprietario della famosa catena Sushi Zanmai. Kimura afferma di essere rimasto sorpreso dalla cifra raggiunta per doversi aggiudicare il tonno, tuttavia spiega di essere allo stesso tempo soddisfatto perché i clienti potranno mangiare un prodotto di qualità pregiatissima.

Il luogo dell’asta: il Toyosu Market

La Sushi Zanmai è una catena di ristorazione specializzata nel sushi molto popolare, in quanto il pesce offerto è di ottima qualità, sicuro e a prezzi abbastanza accessibili, in proporzione a quanto offerto. La caratteristica che contraddistingue la catena di ristorazione è che all’interno è possibile assistere alla preparazione dei singoli piatti e i cuochi che si esibiscono attraggono sempre tantissimi turisti e residenti locali.

Il luogo in cui si è tenuta l’asta si chiama Toyosu Market ed è stato al centro di alcuni dibattiti perché i giapponesi non hanno ancora accettato che tale edificio sia stato posizionato proprio nel mezzo del mercato del pesce, al posto del Toyosu Market, un edificio che sin dagli anni Trenta era meta di turismo.

Era il simbolo principale, ma in vista delle olimpiadi del 2020, è stata avviata una procedura di restyling che ha considerato il vecchio Toyosu obsoleto e poco igienico per accogliere i migliori atleti al mondo. Dunque il Toyosu Market è stato spostato in zone più periferiche con un edificio più moderno e meglio aerato in modo da poter garantire gli standard richiesti dalle norme igienico-sanitarie.

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