L’Italia, su richiesta della Germania, ha comunicato la piena disponibilità a riorganizzare i controlli al confine del Brennero. Il governatore Arno Kompatscher ha voluto precisare: “Non si tratta di una sospensione degli accordi di Schengen al Brennero, ma esclusivamente di un’intensificazione dei controlli”.
Nel frattempo continua l’emergenza migranti su diversi fronti in Europa e oggi si torna a parlre con insistenza dell’Eurotunnel, ovvero il passaggio dalla Francia alla Gran Bretagna. Pare che la scorsa notte sei treni Eurostar sono rimasti bloccati e hanno dovuto fare ritorno nella stazione di origine. La causa dell’interruzione è stata l’intrusione sui binari di alcuni migranti che erano nel tunnel sotto la Manica, dalla parte francese.
Un responsabile della comunicazione della compagnia ferroviaria Eurostar ha fatto sapere attorno alle 5 che dopo lo spiacevole episodio un treno ha ripreso la corsa verso Parigi, un altro verso Londra e altri tre sono arrivati nella capitale britannica.
Continuano a preoccupare le forti tensioni che persistono a Budapest. Infatti, la situazione più preoccupante è quella che si sta verificando in Ungheria, dove l’emergenza migranti sta assumento proporzioni davvero incredibili soprattutto dopo il caos alla stazione di Budapest causato dalla folla di profughi che stavano cercando di partire per la Germania.
La stazione continua a rimanere chiusa ai migranti mentre ancora oggi moltissimi profughi continuano a manifestare. La polizia ungherese ha intanto reso noto che altri 2.284 migranti e profughi sono entrati nel Paese nelle ultime 24 ore, circa 500 in più rispetto a ieri.
Queste persona provengono per la maggior parte dalla Siria, dall’Afghanistan e dal Pakistan. Il sito Britske Listy ha pubblicato una notizia che ha suscitato polemiche: pare che la polizia ceca ha deciso di scrivere dei numeri sul braccio migranti che arrivano a Breclav, al confine con l’Austria, nel tentativo di identificarli e riconoscere treno e vagone. Il provvedimento preso dalla polizia ceca riguarda anche i bambini ma molti non approvano questa decisione.