L’arte spesso suscita dibattiti e controversie, ma questa volta il Sindaco di Lione, in Francia, ha suscitato un’ondata di indignazione con la sua decisione di sovvenzionare con fondi pubblici una performance di artisti ‘ecosessuali‘. Questi artisti sostengono di praticare l’amore con le piante come forma di lotta per il bene del pianeta, ma la loro esibizione ha sollevato una vera e propria tempesta mediatica.
La polemica è iniziata quando Pierre Oliver, esponente dei Républicains, ha condiviso su Twitter un video che risale al 2021. Nel video si può vedere un uomo che avanza nudo e a quattro zampe su un terreno, simulando un coito con delle piante, mentre una donna, anch’essa parzialmente svestita, balla insieme a una ventina di spettatori, tra cui dei bambini. Oliver ha commentato: “La città di Lione e il suo sindaco stanno tagliando 37 sovvenzioni culturali per finanziare persone nude in un giardino con giocattoli sessuali, davanti a bambini. Non c’è limite all’uso militante ed estremista del budget. E nemmeno all’indecenza“.
Secondo quanto riportato da BmfTv, lo spettacolo incriminato è opera del collettivo artistico chiamato Lundy Grandpré. Il Comune di Lione ha deciso di concedere loro una sovvenzione di 1.500 euro nell’ambito del sostegno ai progetti culturali della città. Le artiste del collettivo affermano di far parte dei movimenti ecofemminista/ecosessuale, e sostengono l’esistenza di un legame speciale tra sessualità e ambiente. Le loro performance si svolgono solitamente in un giardino, dove ballano in omaggio ai dildo.
Va sottolineato che questi artisti si esibiscono regolarmente nudi durante le loro performance, compresa quella che ha scatenato la polemica, intitolata “Piccolo manuale indocile di introduzione all’ecosessualità”, messa in scena nel giugno 2021 presso la residenza artistica Factatory.
In risposta alle critiche, il Comune di Lione ha rilasciato un comunicato stampa in cui si afferma che lo spettacolo proposto dagli artisti è riservato ai maggiori di 14 anni e agli adulti. Il Comune sottolinea che le immagini non si trovano nello spazio pubblico, ma in un centro d’arte, dove di solito sono invitate persone che seguono il lavoro di una compagnia e di altri artisti. Nathalie Perrin-Gilbert, vicesindaco per la Cultura, ha spiegato: “Non si tratta di un luogo aperto al grande pubblico, ma di un ambiente dedicato all’arte e all’espressione creativa“.
La decisione del Sindaco di finanziare questa performance ha sollevato diverse questioni etiche e morali. Mentre alcuni sostengono che l’arte dovrebbe essere libera di esplorare temi controversi e provocatori, altri ritengono che l’utilizzo di fondi pubblici per finanziare performance di questo genere sia inappropriato e offensivo.