Il ragazzo più alto del mondo non smette di crescere: "Saliva di 15 cm all’anno"

Broc Brown è l'attuale detentore del record per la categoria "ragazzo più alto del mondo", sebbene non possa più considerarsi tale dal momento che ha oramai passato la maggiore età. Ma anche oggi, a 19 anni, la sua crescita prosegue.

Il ragazzo più alto del mondo non smette di crescere: "Saliva di 15 cm all’anno"

E’ stato il ragazzo più alto del mondo fino al compimento dei 18 anni di età, ed ancora oggi quel record porta il suo nome ed il suo cognome: Broc Brown. Broc è un 19enne americano affetto dalla sindrome di Sotos, conosciuta anche come “gigantismo cerebrale”, condizione che gli venne diagnosticata quando aveva soltanto 5 anni.

Già all’epoca infatti il ragazzo era molto più alto rispetto a tutti i suoi ragazzi della sua età, come testimoniato dalla madre Darci: “Broc era alto più di un metro e mezzo al primo anno di scuola elementare“. E da allora non ha mai smesso di crescere, neanche adesso che è oramai indirizzato verso il compimento dei 20 anni.

Il giovane infatti, nonostante non abbia alle spalle nemmeno due decadi, ha già raggiunto la vertiginosa altessa di 2 metri e 37 centimetri, praticamente un gigante nel vero senso della parola; e continua a lievitare. Il suo è un ritmo di crescita assolutamente eccezionale anche per chi è caratterizzato dalla sindrome di Sotos, che colpisce circa una persona ogni 15.000 individui.

Quando ha iniziato ad andare alla high school (ovverosia nell’età adolescenziale, nda) era già alto oltre due metri” ha continuato a raccontare la madre del 19enne, il quale però potrà godere di un’aspettativa di vita analoga a quella di una persona normale secondo il parere dei medici, nonosante i problemi di salute avuti nel corso dell’infanzia che si porta avanti ancora oggi.

Proprio a causa del gigantismo infatti il ragazzo soffre di difficoltà di apprendimento, il suo cuore è sottoposto ad uno sforzo eccessivo e la sua colonna vertebrale è piegata, cosa che gli causa spesso forti dolori; ma essendo nato con un solo rene funzionante, non può prendere antidolorifici.

E’ come se mi fossi preso una enorme racchetta da tennis sulla schiena – ha spiegato Brocfaccio gli esercizi perché i dolori finiscano, ma mi fa sentire come se mi infilassero un ago nella spina dorsale. E’ dura conviverci“. Ma quando il dottor Bradley Schaefer, esperto sindrome di Sotos dell’Arkansas Children’s Centre, ha riferito a Broc che avrebbe potuto vivere a lungo, il 19enne è stato felicissimo.

Non avrebbe potuto darmi una notizia migliore, sono felice che molto probabilmente vivrò a lungo” ha confermato il ragazzo. Altre forme di gigantismo infatti possono portare sovente chi ne soffre ad una morte prematura, come nel caso dell’acromegalia, patologia resa famosa in tutto il mondo in particolar modo grazie alla celebrità ottenuta dal noto lottatore ed ex campione WWF André “The Giant.

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