Il presidente americano Biden agli 007 americani: "Fatemi sapere se Putin è fuori controllo"

Gli USA temono che Vladimir Putin sia preda di un delirio di onnipotenza se minaccia di usare armi nucleari. La CIA dovrà capire se è ancora lucido o se rappresenta un pericolo per il mondo

Il presidente americano Biden agli 007 americani: "Fatemi sapere se Putin è fuori controllo"

In questi giorni il mondo si sta rendendo conto della crudeltà del governo russo che, come tutti i regimi dittatoriali, si sta rendendo colpevole di un crimine contro il popolo ucraino. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno ha capito che Putin e il suo entourage questa guerra l’avevano premeditata a tavolino nelle stanze segrete del Cremlino. Il sospetto è che lo Zar di Mosca non voglia fermarsi all’Ucraina, ma voglia invadere altri Paesi che un tempo appartenevano al dissolto impero dell’Unione Sovietica.

Il Presidente degli Stati Uniti d’America ha ben illustrato il suo pensiero in merito alla Russia: sanzoni economiche o conflitto mondiale. Non solo, ma è notizia di poche ore fa che l’amministrazione americana sta cercando di capire se Putin sia sano di mente o pazzo. Le sue intenzioni di allertare le forze nucleari e le riprensioni pubbliche al suo ministro sembrano indicare un uomo in preda a un delirio di onnipotenza.

Ma, soprattutto, sembrano segnalare un uomo vittima di fantasie megalomane, come quella di creare una Grande Russia come Hitler voleva creare una Grande Germania, riunendo tutti i popoli di origine tedesca ed estendendosi fino ai Paesi dell’Est Europa, che lui definiva lo “spazio vitale”. Se così fosse, le analogie tra i due dittatori sarebbero notevoli, con la differenza che Hitler fu una novità storica; Putin invece sarebbe prevedibile, alla luce della seconda guerra mondiale.

Ecco perché il presidente americano Biden ha dato mandato agli 007 americani di cercare informazioni sullo stato di salute mentale del dittatore Putin. Vuole sapere se è fuori controllo, in paranoia post pandemia, oppure stia solo adottando una strategia premeditata per alzare la tensione e ottenere ciò che si è prefisso. Nel primo caso la situazione sarebbe pericolosa, perché il mondo si troverebbe davanti a un pazzo che un bel giorno potrà entrare nella stanza dei bottoni e premere i pulsanti nucleari riportando l’umanità all’Età della Pietra.

Uno scenario apocalittico che non gioverebbe e nessuno. Nemmeno a Putin. Tantomeno ai suoi oligarchi che hanno interessi finanziari in tutto il mondo e che, con un semplice clic sui pulsanti rossi, vedrebbero svanire dalla sera alla mattina tutti i loro patrimoni, oltre-probabilmente-la loro stessa vita. Ecco perché, come profetizzano i politologi, l’ipotesi che Putin possa cadere per mano di qualche golpe interno non è un’ipotesi campata in aria.

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