Una terribile notizia arriva dal Marocco, a Chefchauen, dove un bambino di 5 anni si trova intrappolato in un pozzo a sessanta metri di profondità, e da due giorni si cerca disperatamente di salvarlo. La vicenda ricorda il tragico epilogo di Alfredino Rampi, si spera però che questa volta il bambino ne esca sano e salvo.
Anche questa volta in diretta nazionale, si sta seguendo la vicenda, i soccorritori stanno scavando alacremente di modo da trovare un punto di congiuntura per poter raggiungere il bambino, il terreno però appare roccioso ed è difficilmente perforabile, una squadra di speleologi è stata mandata in avanscoperta.
Il bambino è accovacciato in posizione fetale in fondo al pozzo e presenta una ferita alla testa, manca l’ossigeno laggiù; il bambino stava giocando nei dintorni, in una zona rurale del Marocco, e solo la sera i genitori si sono accorti della mancanza. Tutti hanno cercato di fare del loro meglio per salvarlo ma per ora è stato tutto vano.
Gli hanno calato acqua e cibo e lo osservano nelle profondità con una telecamera, tutta la gente del posto è accorsa per vederlo e le ruspe stanno smuovendo il terreno, il pozzo è molto stretto e molti si sono calati invano, anche alcuni volontari hanno dovuto desistere, c’è stata la richiesta alla “Alfredino Rampi onlus” di provvedere con le informazioni ed anche la Protezione civile italiana è pronta ad aiutare.
I genitori non hanno retto a quanto successo e sono sotto stretta sorveglianza. Non si era mai vista in Marocco una diretta non stop per seguire un evento di cronaca. Restiamo tutti con il fiato sospeso in queste ore e giorni in attesa di avere novità su come procederà il salvataggio. Noi tutti abbiamo la speranza che il bambino ce la farà.