Il governo dell’Australia ha deciso di non acquistare il vaccino Johnson & Johnson

Lo ha detto il Ministro della Salute Greg Hunt. Il motivo risiederebbe nella composizione stessa del vaccino che è a vettore virale, simile a quello di AstraZeneca. "Non raccomandiamo che il governo acquisti qualsiasi ulteriore vaccino vettoriale virale".

Il governo dell’Australia ha deciso di non acquistare il vaccino Johnson & Johnson

Il Governo dell’Australia presieduto dal Primo Ministro Scott Morrison ha deciso di non acquistare, per il momento, nessuna dose del vaccino prodotto dall’azienda statunitense Johnson & Johnson. L’Esecutivo di Canberra ha motivato la sua decisione affermando che il siero prodotto negli Usa utilizza sempre un adenovirus, ovvero un vettore virale.

La composizione è infatti la stessa del vaccino prodotto da AstraZeneca, recentemente al centro di un dibattito circa alcuni rari casi di trombosi che si sono verificati in alcuni pazienti. Bisogna precisare che al momento non è stata riscontrata nessuna correlazione ufficiale tra la somministrazione di questo vaccino e i presunti effetti avversi segnalati, tanto che l’Ema (Agenzia Europea del Farmaco) ha spiegato che i benefici sono maggiori dei rischi.

Gli australiani comunque rimangono scettici sul vaccino J&J. “Non raccomandiamo, in questo momento, che il governo acquisti qualsiasi ulteriore vaccino vettoriale virale” – queste sono le parole del Ministro della Salute australiano, Greg Hunt. In Australia la campagna vaccinale prosegue a ritmo spedito, ma le autorità hanno affermato che sarà difficile vaccinare tutti i 26 milioni di abitanti contro il Covid-19 entro la fine dell’anno. “Non è possibile fissare tali obiettivi date le molte incertezze implicate” – così ha scritto Morrison sulla sua pagina Facebook.

L’Australia covid-free

L’Australia al momento è una nazione covid-free, con pochissimi casi giornalieri registrati ogni giorno. Nelle ultime 24 ore il bollettino nazionale ha fatto registrare 18 nuovi casi di contagio. Il Paese ha raggiunto questo importante obiettivo dopo un lockdown durato molti mesi, che ha consentito di abbassare la curva epidemiologica. 

Il 17 marzo del 2020 il Governo introdusse il “periodo di emergenza di biosicurezza umana”. Quest’ultimo in queste settimane è stato prorogato, e l’Australia ha deciso di blindare i suoi confini fino a giugno 2021, questo in modo che la curva possa abbassarsi ancora. “L’estensione è basata su consiglio medico ed epidemiologico, fornito dal Comitato australiano di protezione della salute e dall’Ufficiale medico capo federale” – così ha fatto sapere il Ministro della Salute. 

Intanto gli Stati Uniti hanno chiesto anch’essi di sospendere la somministrazione del vaccino Johnson & Johnson, questo sempre a causa di sospetti episodi di trombosi presumibilmente legati alla somministrazione del vaccino. Sarà adesso la Fda ad esprimesi su questi casi di effetti avversi, o presunt tali, e dare le relative indicazioni. Ad oggi negli Usa sono stati somministrati 6,8 milioni di dosi del vaccino J&J e i casi di effetti avversi sembrano essere comunque molto rari. 

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