Nella notte tra il 29 e il 30 aprile 2022, un evento sconcertante si è verificato a bordo del volo 609 di Ita Airways. Il volo, partito da New York e diretto a Fiumicino, ha improvvisamente smesso di comunicare con il centro radar di Marsiglia per ben dieci minuti. Questa mancanza di segnali ha innescato l’allarme delle autorità transalpine che, temendo un potenziale attacco terroristico, hanno prontamente attivato le procedure antiterrorismo e fatto decollare due caccia per seguire l’aereo.
Tuttavia, secondo quanto affermato dalla compagnia aerea italiana Ita Airways, ciò che si è verificato è stato semplicemente un caso di addormentamento dei due piloti durante il volo. Secondo il protocollo di sicurezza, uno dei due piloti può riposare mentre l’altro rimane sveglio per garantire la sicurezza dell’aereo. In questo caso, sembra che entrambi i piloti si siano addormentati contemporaneamente. Di fronte a questa clamorosa negligenza, Ita Airways ha preso la decisione di licenziare il comandante alla fine di maggio.
Il comandante, a sua volta, ha cercato di scaricare la colpa su un presunto malfunzionamento dei sistemi di bordo, che avrebbero impedito la comunicazione con il centro radar di Marsiglia. Tuttavia, gli esperti di Ita Airways non hanno trovato alcuna anomalia nei sistemi di bordo. La situazione ha preso una piega inaspettata quando il giudice del lavoro di Roma ha annullato la decisione di licenziamento e ha ordinato il reintegro del pilota. Secondo la sentenza emessa il 21 luglio 2023, Ita Airways ha violato la procedura di licenziamento per giusta causa, come stabilito nell’articolo 7 dello Statuto dei Lavoratori.
La procedura richiede una preventiva contestazione dell’accusa con una lettera scritta, seguita da un periodo di cinque giorni per la valutazione della replica del lavoratore. Solo dopo questi passaggi, il datore di lavoro ha il diritto di procedere con il licenziamento. Tuttavia, Ita Airways ha ignorato questi requisiti e ha licenziato direttamente il pilota senza attendere i cinque giorni e la sua replica, rendendo l’intera procedura di licenziamento “inesistente” secondo il giudice. Adesso, Ita Airways si trova di fronte a due opzioni. La prima è quella di ricominciare da capo la procedura di licenziamento, rispettando le regole stabilite dal giudice.
L’alternativa sarebbe quella di raggiungere un accordo tra la compagnia e il comandante per mettere fine alla questione in modo amichevole. Ciò significherebbe che il pilota avrebbe diritto al suo posto di lavoro e agli stipendi arretrati, inclusi i contributi. Questa vicenda, oltre a mettere in luce gli errori commessi da entrambe le parti, solleva ulteriori questioni riguardo alla gestione della sicurezza aerea e alle condizioni di lavoro dei piloti. I sindacati dei piloti hanno sostenuto il collega licenziato, riferendo di turni massacranti e di risorse limitate. È possibile che il reintegro del pilota possa portare a un riesame delle politiche aziendali e a un miglioramento delle condizioni di lavoro nel settore dell’aviazione.