L’Olimpiade di Parigi 2024, che si avvicina a grandi passi, ha già vissuto un inizio turbolento prima ancora di iniziare, con l’esclusione di Shoko Miyata, giovane promessa della ginnastica artistica giapponese.
La 19enne, capitana della squadra femminile di ginnastica artistica del Giappone, è stata esclusa dai Giochi dopo essere stata sorpresa a fumare durante il training camp della nazionale. Questa decisione è il risultato di una severa applicazione delle normative contro il tabagismo in Giappone, un paese noto per le sue rigide regole e la sua forte sensibilità verso il rispetto delle norme sociali.
In Giappone, il consumo di tabacco è regolato con grande severità, in particolare per i minorenni. Fumare è considerato illecito per chi non ha compiuto 20 anni, l’età legale per l’acquisto e il consumo di sigarette. Inoltre, il fumo è strettamente confinato alle aree designate, note come “smoking areas“. Fumare in luoghi pubblici non autorizzati è visto non solo come una violazione della legge ma anche come un gesto di maleducazione. Queste norme riflettono un impegno culturale e sociale verso la riduzione del consumo di tabacco e il mantenimento di ambienti sani e rispettosi.
Durante il training camp, Shoko Miyata è stata trovata in possesso di sigarette e, successivamente, è emerso che aveva anche consumato alcol, aggravando ulteriormente la sua posizione. La giovane atleta è stata immediatamente rispedita a casa, un provvedimento che ha suscitato grande discussione e dispiacere. L’allenatore della squadra ha rivelato che Miyata, in un momento di grande emozione e sconforto, gli ha confidato tra le lacrime l’enorme pressione a cui era stata sottoposta. Ha implorato le persone di comprendere la sua situazione, mettendo in luce le difficoltà psicologiche che può comportare il vivere sotto una pressione così intensa.
L’esclusione di Shoko Miyata rappresenta una grave perdita per la squadra di ginnastica artistica giapponese. Come campionessa nazionale in carica e medaglia di bronzo alla trave ai Mondiali 2022, Miyata era una figura centrale e una delle principali candidate per le medaglie olimpiche. La sua partenza obbliga la squadra a competere con soli quattro membri anziché cinque, riducendo le sue possibilità di successo e mettendo in discussione le sue ambizioni per il podio.