Il fotomontaggio dei tre bambini migranti morti è una bufala complottista

In questi giorni su Facebook sta girando un post con un fotomontaggio per dimostrare che le immagini drammatiche dei corpicini dei tre bimbi rinvenuti in mare, dopo il naufragio al largo della Libia, sono false. Vediamo nei dettagli.

Il fotomontaggio dei tre bambini migranti morti è una bufala complottista

L’idiozia umana non si ferma nemmeno davanti alle immagini strazianti di tre bambini morti. Negli ultimi giorni infatti stanno circolando alcuni post su Facebook a dimostrazione del fatto che le foto dei bambini restituiti senza vita dopo il naufragio a largo della Libia, sarebbero un fotomontaggio realizzato in uno studio di posa con l’ausilio di alcuni bambolotti.

A confronto sarebbero state infatti messe due fotografie ovvero, quella drammatica che ha fatto il giro del mondo e di tutte le testate giornalistiche, e quella invece realizzata in uno studio fotografico. Stando a quanto riportato su Facebook , la foto dei tre bambini vestiti con delle tutine di colore rosso, non sarebbero vere ma si tratterebbe solamente di una messa in scena attuata delle ONG di Soros che, per attirare l’attenzione pubblica sul tema dei migranti, avrebbero optato per questo complotto.

Il testo sotto la fotografia incriminata infatti recita: “Ecco svelata la falsa messa in scena delle ONG DI SOROS, una vergogna”.  Peccato però che purtroppo le fotografie dei tre bambini senza vita sono reali e sono state scattate da un fotografo di France Presse che si trovava su quella spiaggia maledetta mentre i corpicini venivano recuperati e la loro veridicità veniva confermata dall’Unhcr dell’Onu.

Nonostante tutto  l’immagine è stata condivisa ed è diventata subito virale alimentando le polemiche ma soprattutto l’odio nei confronti dei migranti. Il primo fotomontaggio infatti sembra essere stato realizzato da un profilo Facebook con ben 1000 follower e conosciuto soprattutto per i numerosi post complottisti.

L’utente in questione avrebbe subito dopo cancellato il post dichiarando: “Anche a me può capitare di inciampare in qualche bufala purtroppo, a tutti può capitare. Quando indago e poi vedo che è un fake di solito elimino, sennò poi perdi pure credibilità”. E la foto dei bambini? “Se è tutto vero… beh, che chi abbia causato una cosa del genere paghi, ma paghi di brutto”.

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