L’ex calciatore della Premier League Gabriel Agbonlahor ha condiviso la straziante notizia che sua nipote di 11 anni è morta. Ad annunciarlo è stato proprio l’ex attaccante dell’Aston Villa, in un post pubblicato su Instagram nel quale ha scritto: “Riposa in paradiso ora mia bellissima nipote principessa Jayla. Hai sofferto abbastanza in questo mondo crudele!“
Jayla Agbonlahor è morta dopo una lunga battaglia contro una malattia degenerativa del cervello. L’undicenne è scomparsa tragicamente venerdì alle 15.14, dopo che le sue condizioni erano peggiorate. La bambina era stata dimessa dall’ospedale solo quattro giorni prima, per trascorrere il tempo che le rimaneva a casa sua circondata dalla sua famiglia.
Jayla non era in grado di camminare o parlare, ed aveva bisogno di un tubo di alimentazione per nutrirsi, dopo aver sviluppato una condizione degenerativa del cervello che le ha causato convulsioni fin dal suo primo compleanno. I medici avevano precedentemente detto alla famiglia che difficilmente avrebbe vissuto oltre i quattro anni.
Gabriel ha aggiunto nel suo messaggio di aver assistito alla morte della bambina. “Ti amo e così tante persone ti ameranno per sempre! Guardarti prendere i tuoi ultimi respiri oggi mi ha spezzato. Ti rivedremo tutti presto“. Il messaggio era accompagnato da una foto del calciatore mentre bacia la bambina, a letto con una maschera di ossigeno sul viso e circondata di peluche di animali e principesse.
Successivamente l’ex calciatore ha postato un tributo al fratello maggiore Charisma Agbonlahor e alla cognata Louise Victoria Bostock. “Fratellone e Luise, siete i genitori più forti che conosca. Avete un futuro meraviglioso davanti a voi con Jayla che vi guarderà dall’alto sorridendo“.
Gabriel Imuetinyan Agbonlahor, nato in Inghilterra ma di origini nigeriane e scozzesi, è stato il miglior marcatore dell’Aston Villa in Premier League con 74 reti, ed ha avuto anche qualche presenza nella nazionale inglese allenata da Fabio Capello. Si è ritirato dal calcio il 27 marzo 2019 all’età di 32 anni, diventando un esperto commentatore per Sky Sports e Talksport.