Il 17 ottobre 2025 il Parlamento portoghese ha approvato una legge con cui si vieta l’uso del burqa e del niqab nei luoghi pubblici. La proposta – presentata dal partito di destra Chega – ha acceso il dibattito politico nazionale e internazionale sul rapporto tra sicurezza collettiva, diritti individuali e questioni di integrazione.
Il testo di legge ha visto convergere voti di Chega, PSD (Partito Socialdemocratico), Iniziativa Liberale e CDS-PP, mentre PAN e JPP si sono astenuti e le forze di sinistra (Partito Socialista, Livre, PCP e Bloco de Esquerda) hanno votato contro. Secondo le dichiarazioni di André Ventura, leader di Chega, lo scopo principale della legge è “far rispettare le usanze e i valori del Portogallo” anche da chi arriva nel Paese da altre culture e religioni.
Durante il dibattito, il PSD – partito al governo – ha dato disponibilità al confronto, pur sottolineando la necessità di perfezionare il testo in commissione parlamentare; la norma sarà infatti discussa dalla commissione per gli Affari costituzionali per eventuali modifiche prima del voto finale e della promulgazione, che sarà affidata al Presidente della Repubblica.
La normativa vieta “l’utilizzo, negli spazi pubblici, di indumenti destinati a nascondere o ostacolare la visualizzazione del volto”, e sanziona anche chi costringe terzi a coprirsi il volto per motivi religiosi o di genere. Tuttavia, sono previste diverse eccezioni: il divieto non si applica in caso di motivi di salute, esigenze professionali, artistiche, pubblicitarie o climatiche, né negli aerei, sedi diplomatiche e consolari, luoghi di culto e eventi sportivi.
Le sanzioni amministrative vanno da 200 a 2.000 euro per negligenza, fino a 400-4.000 euro per violazioni dolose. Nei casi di costrizione mediante minaccia o abuso, si applica anche l’articolo 154 del Codice penale portoghese, che prevede la reclusione fino a tre anni o una multa. La misura, nonostante abbia trovato sostegno in una parte del Parlamento, ha suscitato critiche dagli avversari politici e dalle associazioni civili. Il deputato socialista Pedro Delgado Alves ha accusato la destra di “indirizzare l’odio verso le comunità musulmane”, mentre le opposizioni ricordano che il diritto di essere rispettati vale per tutte le minoranze.
La questione non riguarda solo il Portogallo: in diverse nazioni europee — tra cui Francia, Belgio, Austria e Danimarca — vige già una normativa simile. Anche in Italia la proposta di legge contro il velo islamico integrale è stata recentemente presentata da Fratelli d’Italia e si trova in fase di discussione parlamentare.