Il Covid-19 favorisce la Cina: sarà la prima potenza mondiale nel 2028, prima del previsto

Il Paese è stato il primo al mondo a sconfiggere la pandemia da Sars-CoV-2, nel 2020 il Pil mondiale calerà del 4,4%. Si tratta del valore più basso dalla Seconda Guerra Mondiale. La Cina supererà anche gli Stati Uniti.

Il Covid-19 favorisce la Cina: sarà la prima potenza mondiale nel 2028, prima del previsto

Secondo il Centre for Economics and Business Research ,la Cina, al massimo entro il 2028, diventerà la prima potenza economica mondiale. Questo emerge dall’ultimo rapporto dell’ente economico internazionale, che effettuato una stima sulle conseguenze planetarie che la pandemia da Covid-19 sta comportando in tutto il mondo. In questi mesi, infatti, nonostante un lockdown durato oltre 70 giorni in primavera, la città di Wuhan e tutto il territorio cinese hanno ricominciato a vivere, mentre l’Europa e l’Occidente in generale hanno rallentato sempre di più a causa della seconda ondata pandemica che non è ancora conclusa. 

In Cina l’economia ha ripreso a girare a livelli quasi vicini a quelli del periodo pre Covid. Lavorano tutti, dai ristoranti ai bar, dalle industrie di prossimità alle grandi fabbriche delle multinazionali. E anche se restano chiusi alcuni voli internazionali, l’export cinese pare non conoscere ostacoli. Inoltre la gente ha tanta voglia di vivere dopo il periodo del blocco totale, per cui i consumi stanno continuando a crescere. 

La Cina supererà gli Stati Uniti

Sempre entro il 2028, otto anni prima del previsto, la Cina dovrebbe superare anche gli Stati Uniti, divenendo il gigante incontrastato dell’economia planetaria. Basti pensare che attualmente il Pil cinese è l’unico a livello mondiale che chiuderà il 2020 in positivo, anche se con alcune contrazioni dovute proprio alla pandemia. Ma nel 2021 gli esperti prevedono che il “Paese del Dragone” ricomincerà a correre come ai livelli pre crisi, anzi potrebbe addirittura superare gli obiettivi previsti. 

Un traguardo, quello cinese, che è stato appunto possibile grazie alla tempestiva risoluzione del problema Covid-19, che in Cina sembra essere quasi scomparso. Ci sono ancora dei casi isolati, ma tutti gli ospedali riescono a gestire bene i pazienti che arrivano con complicazioni dovute al coronavirus. Questi ultimi sono molto di meno rispetto alla scorsa primavera, nell’ordine delle decine al giorno. 

La stessa Wuhan, forse l’epicentro della pandemia, è tornata alla normalità, concetto che da noi in Italia e nel resto d’Europa abbiamo quasi perduto. In Cina, oltre ad essere aperte tutte le attività commerciali, sono ricominciati i concerti e tutte le occasioni di socialiatà che coinvolgono la popolazione. E nonostante il miliardo di abitanti in tutto il Paese c’è la grande volontà di lasciarsi tutto alle spalle per costruire un futuro migliore di quello che si era immaginato. 

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