Il corpo senza vita del piccolo Emile Soleil sarebbe stato trasportato nel luogo del ritrovamento poco prima della scoperta del cadavere. Il bambino di due anni e mezzo era scomparso nel luglio 2023 nel villaggio di Haut-Vernet, nelle Alpi dell’Alta Provenza, e il suo corpo è stato rinvenuto nel marzo scorso a circa due chilometri di distanza dal punto in cui era stato visto l’ultima volta.
Le nuove rivelazioni arrivano dal procuratore della Repubblica di Aix-en-Provence, Jean-Luc Blachon, durante una conferenza stampa in cui ha aggiornato sugli sviluppi dell’inchiesta. L’annuncio segue l’arresto e la successiva scarcerazione di quattro familiari del bambino: i nonni e due zii. Secondo gli inquirenti, le analisi medico-legali hanno rivelato che gli indumenti e le ossa del bambino non erano nello stesso luogo durante il processo di decomposizione e sarebbero stati spostati solo poco prima del ritrovamento.
Possiamo affermare con certezza che il corpo del piccolo non si è decomposto negli abiti ritrovati nel bosco”, ha dichiarato Blachon, confermando quindi il coinvolgimento di terzi nella gestione del corpo post mortem. Le indagini hanno anche evidenziato che il bambino ha subito un violento trauma facciale, suggerendo che il suo decesso non sia stata accidentale.
Tuttavia, le cause esatte del decesso non sono ancora state definitivamente chiarite, e gli investigatori stanno valutando sia l’ipotesi di delitto volontario sia quella di delitto colposo. Per quanto riguarda i familiari arrestati, il procuratore ha spiegato che l’obiettivo era capire come avessero reagito alla scomparsa del piccolo e verificare eventuali discrepanze nei racconti.
Tuttavia, al termine degli interrogatori, le accuse nei loro confronti non sono risultate sufficienti per un’incriminazione, e sono stati quindi rilasciati (Svolta nel decesso del piccolo emile Soleil Arrestati i nonni e gli zii. Le indagini continuano per cercare di chiarire i dettagli di questa disgrazia vicenda e identificare i responsabili del decesso del piccolo Emile.