Ho 13 anni e cerco foto di xxxxx. Punizione choc di una madre USA

È proprio questo il testo di un cartello che una ragazzina di 13 anni, sorpresa a condividere foto hot con alcuni suoi amici, è stata costretta ad indossare - a bordo strada - da parte di una madre particolarmente severa.

Ho 13 anni e cerco foto di xxxxx. Punizione choc di una madre USA

Molto spesso ci si lamenta dell’eccessivo lassismo col quale vengono educati i figli al giorno d’oggi. Eppure, quel che è successo in America, dove una bambina è stata umiliata per aver scambiato materiale hot, sembra denotare un eccesso di opposta entità. 

La notizia alla quale ci riferiamo è stata diffusa da alcuni media di Los Angeles (California) e riguardano una vicenda accorsa, nei giorni scorsi, a Riverside, capoluogo dell’omonima contea nel sud degli States. Quivi, diversi passanti – in una giornata come tante – hanno notato a bordo strada una bambina di 13 anni con indosso, appeso al collo, un cartello nel quale si poteva leggere – in stampatello ed a caratteri cubitali – una frase alquanto scioccante: nello specifico, il testo riportava la precisazione che questa fanciulla aveva 13 anni e che era solita cercare foto di…organi maschili (asks for dick pics, in slang americano). 

Secondo le testimonianze dei semplici passanti, e di chi in quel quartiere evidentemente abitava, la ragazzina piangeva a causa delle continue battutacce e frecciatine lanciate, al suo indirizzo, da parte degli automobilisti di passaggio. Ma, perché – vi chiederete – questa ragazzina non si sottraeva a questa sorta di gogna moderna? Per un episodio di bullismo? Assolutamente no.

A costringerla in questa situazione così umiliante non era stato un bullo (di quartiere, o di scuola), nè tanto meno un fidanzatino geloso, ma semplicemente sua madre che, di fatti, sedeva – comodamente e placidamente soddisfatta – in un SUV a non poca distanza dalla figlia. Ovviamente, gli astanti non ci hanno pensato più di tanto ed hanno subito interpellato le forze dell’ordine che, seduta stante, sono accorso sul posto ad interrogare la signora in questione.

Costei, di fronte alle domande dei poliziotti, ha spiegato che quella a cui avevano assistito tutti era semplicemente una punizione inflitta alla figlia che, nei giorni precedenti, era stata scoperta nel mentre scambiava foto sexy con dei ragazzi. Insomma, la pratica – purtroppo – molto diffusa tra i giovani (nonostante sia molto, molto pericolosa) del “sexting“. 

Secondo le ultime notizie riportate in merito alla vicenda, non sono state formulate accuse a carico della severissima madre che, in ultima istanza, è stata solo costretta a sospendere la “lezione” che intendeva infliggere alla un po’ sprovveduta figlia.

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