Moltissime persone, che siano ragazzi o ragazze, ma anche adulti, si affidano ai social e alle app di incontri sperando di riuscire a trovare l’anima gemella o qualcuno con cui passare del tempo insieme. Peccato che, a volte, questi incontri nascondano altri intenti e si rischia di vendere cara la pelle, come è successo a una giovane 23enne che, dopo aver conosciuto un uomo su una app di incontri, sparisce per poi essere trovata morta.
Lauren Smith Fields è una giovane di 23 anni che, come molte sue coetanee, si è affidata ai social, alle app di incontri per conoscere qualcuno. Ha incontrato l’uomo, ma poco dopo è sparita e trovata morta per un cocktail di droghe, almeno all’apparenza. Il suo caso è stato archiviato come incidente, ma la famiglia non si arrende e decide di riaprire il caso.
I familiari e gli amici della giovane si sono riversati in strada perché per loro non si tratta di un incidente e chiedono giustizia riguardo anche la dinamica della morte di questa ragazza. A quel punto, la polizia è tornata a indagare e pensa che si tratti di omicidio. In base all’esame autoptico effettuato dal medico legale, Lauren sarebbe morta per una intossicazione acuta dovuta a un mix di droghe, tra cui il fentanil, la prometazina e l’alcol.
Ora sarà aperta una indagine penale con il padre che si ribella al fatto che la figlia sia etichettata come tossica e afferma che consoce molto bene la figlia, quindi non può trattarsi di droghe. La giovane è morta nel suo appartamento la sera del 12 dicembre, ma solo ora è stato nuovamente riaperto il caso.
La donna avrebbe conosciuto un uomo su Bumble, una app di incontri molto nota negli Stati Uniti e si pensa che possa essere implicato nella morte di Lauren. La polizia lo ha già interrogato ed è apparso molto scosso. Il caso comunque è aperto in attesa di ulteriori sviluppi.