Ha 40 giorni, si chiama Maria, ed è in vendita. Per 5000 euro, su Ebay

"Ha 40 giorni, si chiama Maria, ed è in vendita". Questo il testo di una drammatica ed inquietante inserzione apparsa online, martedì, nella versione tedesca del noto e-commerce Ebay. Gesto di disperazione o traccia di un traffico di esseri umani?

Ha 40 giorni, si chiama Maria, ed è in vendita. Per 5000 euro, su Ebay

Ebay è la nota piattaforma di e-commerce ove è possibile trovare di tutto, sia oggetti nuovi, sia articoli vecchi o poco graditi dei quali ci si vuol liberare. Il punto è che, in effetti, dovrebbe essere destinata solo allo scambio di oggetti, e non di altro: eppure, martedì, nella versione tedesca del portale in questione, si è trovata in vendita persino una neonata di 40 giorni. A 5000 euro!

A dare la notizia è stata l’agenzia di stampa tedesca “Dpa” e, com’è facile prevederlo, l’episodio ha – poi – fatto il giro di tutto il mondo informativo, sia off-line che online, destando un certo scalpore. Ma cos’è successo, nel dettaglio, martedì 11 Ottobre su Ebay Germania? È presto detto, ad una certa ora è apparso online un annuncio alquanto singolare che metteva in vendita un essere umano, nella fattispecie una neonata. 

L’annuncio, a ben guardare, era assemblato con tutti i crismi richiesti da Ebay. Vi era un titolo esplicativo, nel quale si spiegava che – in vendita – c’era “Maria“, una neonata di appena 40 giorni, e vi erano diverse foto della neonata in questione: in quella principale si poteva vedere l’infante già con una bella chioma nera, in un pigiamino rosa, seduta all’interno di un seggiolino per auto, mentre – nelle altre istantanee – la piccola Maria era ripresa sdraiata sul pancino mentre faceva la nanna in un dolcissimo pigiamino a cuori. Prezzo per questo gioiellino della natura? Neanche tanto: appena 5000 euro! Ignote le procedure per la consegna della merce, probabilmente destinate ad essere comunicate tramite la messaggeria di Ebay a transazione conclusa.

Per fortuna, tale inserzione ha subito avuto una forte eco mediatica e diversi utenti del portale in questione hanno inoltrato le loro segnalazioni allo staff di Ebay che, prontamente, appena 30 minuti dalla messa online, hanno subito provveduto a rimuovere l’inserzione e – parole del portavoce Pierre Du Bois – a segnalarne i dettagli tecnici alla Polizia.

Le forze dell’ordine tedesche hanno subito avviato le loro indagini e, in base all’ip (identificativo di un dispositivo in Rete), sono subito risaliti alla città dalla quale era stata caricata l’inserzione, Duisburg (nell’Ovest del Paese), ed al dispositivo che era stato utilizzato per l’improvvida messa in vendita. Apparteneva a 2 profughi, di 20 e 28 anni, subito arrestati: i due, per ora, sono stati rilasciati visto che la loro connessione era stata utilizzata anche da altri loro familiari ma le indagini proseguono per capire chi, effettivamente, abbia provveduto a mettere in vendita online la piccola Maria. Nel contempo, da Duisburg, è partita anche un’indagine più generale volta ad accertare l’eventuale esistenza di un traffico di esseri umani

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