Guinness toglie il primato a Reinhold Messner: "Sciocchezze", replica lui

I calcoli del cronista Eberhard Jurgalski sulle nuove vette delle montagne più alte al mondo ha portato il Guinness dei Primati a ritirare due record di Reinhold Messner. "Sciocchezze", replica lui, "qualcuno vuole farsi notare senza avere competenze".

Guinness toglie il primato a Reinhold Messner: "Sciocchezze", replica lui

Il famoso alpinista Reinhold Messner è stato privato dei suoi due Record dei Primati Guinness, dopo che il cronista di alpinismo tedesco Eberhard Jurgalski ha affermato che era accidentalmente arrivato a 5 metri da una vetta dell’Himalaya. Messner, 79 anni, originario dell’Alto Adige, è considerato uno dei più grandi scalatori viventi dopo essere stato il primo a scalare le 14 montagne del mondo oltre gli 8.000 metri.

Fy questo a fargli conquistare nel 1986 il Guinness dei Primati, che è stato ritirato dopo che l’autoproclamato appassionato di mappe ha utilizzato foto, descrizioni dei percorsi degli alpinisti e dati satellitari per ottenere la nuova vetta dell’Annapurna a 8.091 metri e apportato modifiche simili ad altre altezze delle vette. Ciò ha ridotto drasticamente l’elenco di coloro che hanno conquistato tutte le 14 vette da 44 a sole 4 persone.

Il Guinness dei Primati ha concordato con le scoperte di Jurgalski, e riesaminato i record detenuti da Messner e altri alpinisti sulla base dei vecchi calcoli delle vette. “Molti alpinisti, di solito senza alcuna colpa, si sono fermati prima di raggiungere la vetta“, ha affermato l’organizzazione in una nota. Il ricalcolo delle vette ha significato anche la perdita di un altro titolo per Messner, che era stato premiato come l’unico alpinista ad aver scalato tutte le 14 vette degli Ottomila senza utilizzare bombole di ossigeno.

Sciocchezze“, ha replicato l’alpinista 79enne raggiunto dall’Ansa per un commento. “In primis non ho mai rivendicato nessun record, perciò non mi possono disconoscere nulla. Inoltre, le montagne cambiano. Sono passati quasi 40 anni, se qualcuno è salito sull’Annapurna di certo siamo stati io e Hans. Nessuno che se ne intende di alpinismo metterebbe in dubbio la nostra impresa, Jurgalski infatti non ne sa nulla“.

La montagna cambia, come ogni cosa in natura. Soprattutto sull’Annapurna basta che crolli la cornice di neve e la vetta si abbassa di cinque metri“, prosegue l’altoatesino. “La cresta che porta alla vetta è lunga 3 chilometri, Jurgalski ha semplicemente confuso la cima est con quella principale. Qui evidentemente qualcuno vuole farsi notare senza avere la minima competenza“.

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