Guinea, è epidemia: torna il virus Ebola e l’Oms interviene tempestivamente per arginarlo

Il virus dell'Ebola è tornato a colpire la Guinea. Si parla di epidemia e l'Oms si è prontamente attivato per l'invio dei vaccini. I morti attualmente sono 3.

Guinea, è epidemia: torna il virus Ebola e l’Oms interviene tempestivamente per arginarlo

In piena pandemia Covid, mentre da più parti in Italia gli esperti invocano un nuovo lockdown nazionale, si torna a parlare di Ebola che è tornata in Guinea, facendo immediatamente scattare l’allarme.

Siamo di fronte a un’epidemia” ha detto il capo dell’agenzia sanitaria della Guinea Sakaba Keita. L’allarme è scattato con la scoperta di 7 casi confermati, con tre morti. Si tratta dei primi decessi in 5anni, causati dalla febbre emorragica. 

Trasmissione e sintomi dell’Ebola

Ma come si trasmette l’Ebola? Attraverso il contatto con sangue, secrezioni, organi e altri fluidi corporei di animali infetti (es. scimpanzè, gorilla, pipistrelli della frutta, scimmie, antilopi, porcospini, trovati malati o morti nella foresta pluviale), ma anche per contatto interumano diretto con organi, sangue e altri fluidi biologici (saliva, urina, vomito), di soggetti infetti vivi o morti, o indiretti con ambienti contaminati da questi fluidi. 

L’incubazione può andare da 2 a 21 giorni, cui segue un esordio acuto con sintomi come febbre, astenia, mialgie, atralgie, cefalea, proseguendo con astenia profonda, anoressia, diarrea, nausea e vomito. L’evoluzione della malattia provoca danni in diversi organi e apparati, alla funzione epatica renale, respiratoria, gastrointestinale, al sistema nervoso centrale, vascolare, cutaneo. 

L’impegno dell’Oms

L’Organizzazione mondiale della sanità si è subito mobilitata per inviare sul posto vaccini e attrezzature per assistere la Guinea, sollecitando i produttori affinchè le dosi siano a disposizione quanto prima. Una delle tre vittime è un infermiere che ha sviluppato i sintomi della febbre emorragica a fine gennaio ed è stato sepolto il 1 febbraio, prima che la diagnosi fosse dichiarata. Diverse persone che hanno partecipato al funerale hanno sviluppato diarrea, vomito, febbre alta etc.

Dal 1976, quando il virus è stato classificato per la prima volta durante un focolaio in prossimità del fiume Ebola, in Congo, fino al 2012, l’Oms aveva tracciato 24 focolai con quasi 1600 morti. Poi ci sono stati gli 11.300 morti della grande epidemia del 2013, durata 3 anni, fino all’ultimo focolaio, domato lo scorso novembre, con 55 morti.

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