Nella giornata di ieri sui giornali è comparsa la notizia che forse sarebbe stato possibile concordare una tregua permanente per quanto riguarda il conflitto che da più di un mese vede coinvolta l’Ucraina e la Russia. Oggi, però, Putin ha negato tutto. Sin dalla mezzanotte di oggi a Kiev sono stati sentiti forti bombardamenti con razzi e artiglieria pesante. Addirittura la Russia starebbe utilizzando le mine antiuomo.
La Russia ha anche bloccato, intorno alle ore 03.00 di questa mattina, 94 navi contenenti alimenti per i civili nella regione del Mar Nero. Come se ciò non bastasse, 3 navi merci sono state bombardate. Poco dopo, però, in Ucraina sono state effettuate le riparazioni che consentono a circa 150 mila ucraini di usufruire dell’energia elettrica. Altri 800 mila, però, resteranno ancora per un po’ di tempo completamente al buio. In tutto questo, le truppe ucraine confermano che le milizie russe non si sono ritirare da Kiev, anzi stanno continuando. Il ritiro annunciato sarebbe in realtà alquanto ingannevole.
Nuovi attacchi e bombardamenti della Russia ai danni dell’Ucraina
Alle ore 7.30 di questa mattina, Lysychansk è stata bombardata e ci sono numerose vittime tra le macerie. Il numero dei bambini uccisi è salito a quota 145. Il numero degli ucraini scappati dal proprio Paese sono 4 milioni e continueranno ad aumentare considerando il ritmo quotidiano dei bombardamenti.
La regione di Kiev nella notte di oggi conta 30 bombardamenti contro infrastrutture sociali e quartieri residenziali. Il Cremlino fa sapere che non ci sono novità positive per quanto riguarda la pace. Saranno diffusi ulteriori dettagli riguardo i risultati delle negoziazioni nelle prossime ore. Sia la Russia che la Cina hanno definite illegali le sanzioni messe in atto da parte degli USA, dell’Europa e degli alleati.
Un rapporto militare mostra come le truppe russe si stiano mobilitando anche verso la centrale nucleare di Chernobyl. Ad ora di pranzo, invece, sono state lanciate delle bombe sulla sede della Croce Rossa a Mariupol. Nella giornata di ieri per la prima volta l’Ucraina ha messo per iscritto le condizioni a cui intende sottostare per interrompere la guerra: tra le condizioni troviamo il rifiuto di aderire alla Nato, la neutralità dell’Ucraina, e la rinuncia alle armi nucleari. Le esercitazioni militari potranno essere condotte dall’esercito ucraino solo con il consenso degli Stati garanti, inclusa la Russia. È abbastanza chiaro che una situazione di tranquillità sembra ancora lontana.