Guerra Russia-Ucraina, Joe Biden: "Sanzioni per la Russia o sarà terza guerra mondiale"

Joe Biden, intervenuto in una recente intervista al podcaster Brian Tyler Cohen, ha voluto parlare dell'attuale situazione in Ucraina, promettendo delle forti sanzioni nei confronti della Russia.

Guerra Russia-Ucraina, Joe Biden: "Sanzioni per la Russia o sarà terza guerra mondiale"

Per Joe Biden, attuale presidente degli Stati Uniti d’America, esistono solamente due soluzioni contro la Russia: “Iniziare la terza guerra mondiale, andare alla guerra con la Russia, in sostanza o far sì che il Paese che agisce contro la legge internazionale finisca per pagare un prezzo per quello che ha fatto.

Intanto per il presidente degli Stati Uniti Vladimir Putin non sta ottenendo i risultati sperati, siccome l’Europa e la Nato si stanno mostrando più uniti che mai dopo lo scoppio della Guerra in Ucraina, cosa non successa: “Il mio obiettivo dall’inizio era tenere unite la Nato e l’Ue. Penso che Putin voglia spaccare la Nato e creare un’apertura per introdursi. Questo fortunatamente non è accaduto”.

Putin pagherà su breve e lungo termine quanto sta accadendo in questi giorni” l’obbiettivo di Biden resta quindi quello di una sanzione nel lungo periodo per la Russia: “Gli effetti delle sanzioni saranno terribili per anni e si rifletteranno anche nei rapporti con la Corea del Sud, con l’Australia e con il Giappone”.

L’attuale situazione in Ucraina

Secondo alcune fonti provenienti dagli USA, fino a questo momento sono stati lanciati più di 250 missili in direzione Ucraina, e la maggior parte di essi sono “a corto raggio”. I russi stanno soprattutto colpendo le infrastrutture civili e le aree residenziali ma, attualmente, non ci sono sono delle indicazioni ufficiali che le forze russe abbiano assunto il controllo di qualche città.

Oltre a numerosi attacchi hacker, in cui sono stati violati il sito del Cremlino e altri molto vicini allo stato russo, stanno arrivando i primi aiuti dall’Europa. La Germania invierà 1.000 armi anticarro e 500 missili terra-aria mentre il Belgio fornirà 2mila mitra e 3.800 tonnellate di carburante. Da parte dell’Italia al momento non c’è ancora nulla di ufficiale, ma si parla che Draghi stia studiando una mossa da 12 milioni di euro in equipaggiamenti “non letali” per Kiev.

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