A circa una settimana dal ritrovamento del corpo di Gloria Trevisan, arriva oggi la notizia – data in anteprima dal sito “Nuova Venezia” – che è stato ritrovato anche il cadavere del fidanzato, Marco Gottardi, al 23° piano del Grenfell Tower di Londra. Il padre del giovane ha riferito che il corpo di Marco era vicino a quello di Gloria.
Il lavoro incessante degli uomini dei Vigili del Fuoco di Londra ha fatto si che si riuscisse a trovare anche il corpo del nostro giovane connazionale, Marco Gottardi, l’architetto veneto innamorato di Gloria Trevisan, costretto fuggire dall’Italia ed emigrare con la sua fidanzata nel Regno Unito per trovare un lavoro adeguatamente remunerato per le sue abilità professionali.
Stando a quanto riportato dal padre di Marco – Giannino Gottardi – i resti dei due corpi sono stati trovati l’uno accanto all’altro, dato che ha solo confermato l’ipotesi fatta fin dai primi momenti da entrambe le famiglie dei ragazzi deceduti. “Ora tutto si è compiuto“ dice commosso il padre di Marco alla testata giornalistica “Nuova Venezia”, le salme dei ragazzi potranno dunque essere rimpatriate insieme, così come desiderato dai familiari.
Le cause del terribile incendio che ha avvolto in poche ore il Grenfell Tower, edificio di categoria popolare situato a Kensington – uno dei quartieri residenziali più belli della capitale britannica -, non sono ancora del tutto chiare, anche se in molti hanno parlato del mal funzionamento di un frigorifero che avrebbe preso fuoco.
A fare espandere in breve tempo le fiamme sono state una serie di falle riguardanti la sicurezza dell’edificio: dall’uso sconsiderato di rivestire l’edificio con pannelli non ignifughi, a sistemi antincendio non funzionanti, ma anche indicazioni sbagliate circa il comportamento da tenere in caso di incendio date ai residenti.
Insomma, tutto sembra non aver funzionato quella drammatica sera del 14 giugno scorso, quando non solo Londra, ma il mondo intero ha visto quasi in diretta le fiamme avvolgere senza sosta un edificio di ventisette piani, senza che alcuno abbia saputo o potuto far nulla per salvare i residenti, per la cui morte nessuno è stato ancora assicurato alla giustizia.