Tragedia sfiorata questa mattina intorno alle 4:30 al largo dell’isola greca di Corfù, dove un traghetto della compagnia italiana Grimaldi Lines ha preso improvvisamente fuoco. Ancora tutte da stabilire le cause dell’incendio. Il natante, partito da Igoumenitsa e diretto in Italia, a Brindisi precisamente, trasportava 237 passeggeri e 51 membri dell’equipaggio. Tutti sono stati tempestivamente fatti evacuare dalla nave, per cui non ci sono vittime.
I soccorsi sono giunti dopo pochissimo tempo sul posto. Sono state inviate tre motovedette e tre rimorchiatori della Guardia Costiera greca, unitamente a unità della Guardia di Finanza italiana. Il traghetto è munito di sistema anticendio. La Grimaldi ha fatto sapere di aver riunito la sua unità di crisi, assicurando che l’incendio non ha causato sversamenti di carburante in mare. A prestare i primi soccorsi una motovedetta della Guardia di Finanza, la “Monte Sperone” che si trovava nella zona per un altro intervento.
L’esplosione del rogo
Come già detto in apertura sono ancora tutte da accertare con precisione le cause dello spaventoso rogo che ha avvolto in pochissimi minuti l’intera nave. Il natante che ha preso fuoco è l’Olympia. Il traghetto trasportava in prevalenza tir e i loro autisti che solitamente fanno la spola tra l’area balcanica e l’Italia.
Il rogo sarebbe scoppiato in uno dei garage della nave. Nei momenti immediatamente successivi all’esplosione dell’incendio le persone a bordo hanno tentato di spegnere le fiamme con ogni mezzo possibile, ma le dimensioni del rogo erano abbastanza consistenti per cui questo tentativo è fallito.
In questi minuti il Presidente della Repubbica italiana, Sergio Mattarella, ha espresso apprezzamento e riconoscenza nei confronti dei militari italiani della motovedetta della Guardia Costiera che hanno prestato i soccorsi ai passeggeri della nave. Mattarella ha chiamato il Comandante Generale delle “Fiamme Gialle”. “Il comandante della nave, quando è scoppiato l’incendio, ha fatto il giro delle cabine e radunato i passeggeri su un unico ponte poi ha dato l’abbandono nave, ma l’evacuazione non è stata una passeggiata” – queste le parole del comandante del pattugliatore “Monte Sperone”.