Gran Bretagna: scopre di non essere il padre del bambino e lo uccide

In Gran Bretagna si è verificata una vicenda drammatica in cui un uomo, dopo aver scoperto di non essere il padre del bambino, ha deciso di uccidere il neonato, nonostante l'intervento dei medici.

Gran Bretagna: scopre di non essere il padre del bambino e lo uccide

In Gran Bretagna un uomo ha perso la testa dopo essersi accorto di non essere il padre del bambino ed è caduto in preda alla disperazione e alla rabbia. Questa situazione ha avuto delle gravi conseguenze sul bambino, che ha subito le violenze dell’uomo dal carattere forsennato. Questo atteggiamento violento ha causato la morte del piccolo Patrick, che è stato portato in ospedale dove è spirato a distanza di pochi giorni dal ricovero.

I traumi al cervello si sono rivelati fatali, non permettendo la salvezza della vittima. Il motivo di questo comportamento del carnefice Paul Rich è stato dovuto al fatto che l’uomo, di 53 anni, ha perso il controllo della situazione dopo essere venuto a conoscenza dei messaggi scambiati in chat dalla partner con una persona.

La follia di Paul

Dalle parole della donna, Paul ha capito di non essere il padre di Patrick, e si è sentito ingannato per via di questo retroscena. La compagna di Paul ha fatto riferimento nei messaggi a un altro uomo quale genitore del bambino. Paul si è sentito offeso per questo inganno, e si è impegnato a chiedere delle spiegazioni alla fidanzata, che ha finito per aumentare la rabbia dell’uomo.

La madre di Patrick si è limitata a dire di non sapere l’identità del padre del bambino. Due anni fa, il 25 marzo 2017, Paul si è trovato da solo in casa con Patrick e, in preda alla follia, ha ucciso il bambino.

L’uomo ha deciso di chiamare i soccorsi che hanno portato Patrick al Great Western Hospital di Swindon. Cinque giorni dopo, il 30 marzo, il piccino è morto tra le braccia della madre. Paul, prima del processo, si è dichiarato colpevole e adesso bisogna attendere la decisione della Crown Court di Bristol. Inizialmente, il colpevole si era dichiarato estraneo ai fatti affermando che non avrebbe mai potuto fare del male al piccolo Patrick.

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