In Italia molto spesso i cittadini sono costretti a fare i conti con dei pazzeschi ritardi dei mezzi pubblici, inclusi autobus e treni. Se nel “Bel Paese” le compagnie si scusano, magari rimborsando parte del viaggio, non accade così in Giapppone, dove sulla puntualità dei mezzi di trasporto si è intransigenti. Assolutamente intransigenti, tanto che non si può avere neanche un mal di pancia. Questo è quanto accaduto al macchinista di un convoglio ad alta velocità.
L’uomo era alla guida di uno “Shinkansen”, un treno paragonabile al nostro Freccia Rossa. All’improvviso si è sentito male, e ha avuto la necessità di espletare un urgente bisogno fisiologico. Il macchinista si è quindi assentato per soli tre minuti dalla cabina, lasciando il comando del treno ad una persona che forse non era proprio esperta. In quel lasso di tempo, 180 secondi, il convoglio avrebbe perso velocità, causando in totale il ritardo di un minuto. Tanto però è bastato che il conducente fosse travolto da un’inchiesta.
La compagnia: “Pagherà le conseguenze del gesto”
Secondo quanto affermato dalla compagnia proprietaria del treno, adesso il macchinista “pagherà le conseguenze del gesto”. In Giappone, bisogna sapere, c’è una apposita legge che obbliga le compagnie a fornire ai passeggeri che si stanno recando al lavoro un foglio in cui il ritardo viene giustificato proprio con una mancanza da parte della compagnia di trasporto.
Il macchinista, dal canto suo, si è giustificato, spiegando che si vergognava a dover ribadire questa circostanza ai responsabili dell’azienda. Intorno al conducente del mezzo si è sollevato un polverone di critiche. L’indagine interna è stata chiusa in breve tempo e la compagnia ha tenuto una conferenza stampa per spiegare l’accaduto.
Non è escluso che nelle prossime ore possano conoscersi ulteriori dettagli su questo episodio. La notizia è diventata virale in tutto il mondo e anche in Italia è stata ripresa da alcune testate giornalistiche. Per motivi di privacy il nome del macchinista non è stato reso noto. Non è dato sapere, al momento, che tipo di sanzioni riceverà l’uomo.