E’ iniziato in Germania il processo a Reinhold Hanning, un ex guardiano del tristemente celebre campo di concentramento di Auschwitz. L’ex nazista dovrà rispondere dell’accusa di concorso in omicidio per la morte di oltre 170.000 persone.
Quello a Reinhold Hanning si preannuncia come uno degli ultimi processi che verranno imbastiti contro i criminali nazisti, per ovvie ragioni anagrafiche. Nel corso della prima udienza l’imputato è rimasto in silenzio senza proferire una sola parola.
Nel tribunale di Detmold, dove verrà decisa la sorte dell’ex nazista, è stato chiamato a testimoniare Leon Schwarzbaum, uno degli ultimi ebrei sopravvissuti all’eccidio di Auschwitz. Schwarzbaum ha parlato di fronte ai giudici delle ben note atrocità che i prigionieri erano costretti a subire all’interno del lager, lanciando poi un appello al suo ex aguzzino: “La prego di raccontarci la verità storica“.
Stando alla documentazione fornita dal pubblico ministero in sede processuale, è stato attestato che Reinhold Hanning sia stato uno dei guardiani del campo di Auschwitz dal gennaio del 1943 al giugno del 1944. L’ex membro delle SS di Hitler, pur non potendo negare di aver governato il lager, ha tuttavia rigettato le accuse di sterminio, affermando di non avere mai partecipato all’uccisione dei prigionieri.
Un copione già visto e sentito dunque, dal momento che le stesse argomentazioni sono state portate avanti da quasi tutti gli ex nazisti sin dal controverso processo di Norimberga. Nonostante il suo diniego però, Reinhold Hanning dovrà ora affrontare le accuse di una quarantina di sopravvissuti provenienti dalle più disparate regioni del mondo.
Decine di ex prigionieri provenienti da Paesi come Canada, Stati Uniti, Israele, Gran Bretagna ed Ungheria sono stati infatti chiamati a testimoniare, dopo essersi costituiti parte civile nel processo. Le udienze previste saranno dodici, al termine delle quali verrà decisa la sorte del 94enne.
Decine di ex prigionieri provenienti da Paesi come Canada, Stati Uniti, Israele, Gran Bretagna ed Ungheria sono stati infatti chiamati a testimoniare, dopo essersi costituiti parte civile nel processo. Le udienze previste saranno dodici, al termine delle quali verrà decisa la sorte del 94enne.