Un ostello che ospitava un gran numero di rifugiati emigrati in Europa per fuggire dalla guerra ha preso fuoco questa mattina, costringendo i suoi occupanti all’esodo forzato lungo le strade. Ma una folla esultante si è radunata sotto la struttura che bruciava, inneggiando al falò e rallentando le operazioni di soccorso.
E’ questo quanto accaduto nelle prime ore del giorno a Bautzen, in Germania, dove un gruppo di fascinorosi ha iniziato ad inneggiare alle fiamme scandendo slogan contro gli immigrati mentre l’ostello che li ospitava divampava tra le fiamme dell’incendio. Gli inquirenti hanno reso noto che l’origine delle fiamme potrebbe essere di natura dolosa.
La folla di xenofobi non è tuttavia limitata a schernire i profughi ed a cantare in festa, ma ha addirittura ostacolato fisicamente i vigili del fuoco che tentavano di intervenire per domare l’incendio, rallentando così le operazioni di salvataggio.
I poliziotti intervistati hanno poi testimoniato che numerose persone tra i presenti erano “vergognosamente estasiate” nell’ammirare l’ostello dei rifugiati mentre veniva divorato dal fuoco. Sono anche avvenuti due arresti, ai danni di altrettanti ubriachi che si erano rifiutati di far passare i vigili del fuoco anche dopo l’arrivo della polizia, riporta la BBC.
Stando alle stime offerte dalle autorità di Bautzen, la struttura ospitava circa 300 rifugiati, i quali dovranno venire ora dislocati presso altri centri d’accoglienza. Il premier dello Stato federale della Sassonia, Stanislaw Tillich, ha parlato alle telecamere definendo “criminali” coloro che si sono opposti alle operazioni di salvataggio.
Si tratta però solo dell’ultimo di una lunga serie di episodi a sfondo razzista che stanno sconvolgendo il cuore della Germania, un Paese ormai sempre più diviso dalla questione dei rifugiati provenienti dalle zone di guerra. Per l’incendio all’ostello, gli inquirenti stanno battendo la pista del disastro doloso provocato da organizzazioni di sedicenti neonazisti.