È stata eseguita l’esecuzione di Kelly Renee Gissendaner, la donna di 47 anni condannata alla pena di morte per aver ucciso il marito.
A niente sono valsi i tanti appelli che chiedevano grazia per questa donna, compreso quello del Papa. La donna è stata uccisa con un’inizezione letale nella prigione della Jackson County dove era detenuta.
Si tratta di una condanna storica dal momento che negli ultimi 70 anni in Georgia Kelly è stata la prima donna a subire la pena capitale. Kelly Gissendaner è stata condannata nel 1997 per l’omicidio del marito con l’aiuto dell’amante.
L’esecuzione sarebbe dovuta avvenire parecchio tempo prima ma era sempre stata rimandata per via dei vari appelli presentati dagli avvocati della donna. La Corte Suprema, però, ha deciso di respingerli tutti.
Diversa la situazione dell’amante della donna, che si trova attualmente in carcere e che non rischia la pena di morte perché ritenuto solo un complice, sebbene la difesa della Gissendaner sostenga che il suo ruolo fu ben più di quello di un semplice complice.
A nulla, quindi, sono valsi gli appelli del Papa ma anche dei figli della donna. La Corte ha confermato l’esecuzione e questa è stata eseguita poche ore, fa. La stessa sorte sta per abbattersi su un altro condannato a morte, Richard Glossip, accusato dell’omicidio del proprietario del motel Oklahoma City.
Se la Corte confermerà la condanna tra pochi giorno anche a quest’uomo verrà somministrata l’iniezione letale. In questi giorni, però, i legali dell’uomo hanno chiesto una nuova udienza per poter dimostrare l’innocenza dell’uomo e la sua estraneità in questa vicenda.
Solo le prossime settimane potranno darci delle risposte. Resta il fatto che in Georgia una donna è appena stata giustiziata e nulla è riuscito a fermare la decisione della Corte di giustiziarla. Sconcerto tra la popolazione e tutti coloro che avevano chiesto accoratamente una rivalutazione della pena della donna.