Genitori crescono la figlia adolescente come una bambina: 17enne pesa solo 27 chili

Questo caso solleva interrogativi profondi sull'abuso genitoriale, sulla negligenza e sull'importanza dell'intervento tempestivo delle autorità in situazioni del genere.

Genitori crescono la figlia adolescente come una bambina: 17enne pesa solo 27 chili

Un caso di malnutrizione estrema, privazione e isolamento ha scosso l’Australia, portando alla condanna di una coppia per aver sottoposto la propria figlia a una dieta rigidissima e a una condizione di infantilizzazione forzata. La giovane, all’età di 17 anni, pesa appena 27,3 kg, un peso compatibile con quello di una bambina di nove anni. Tuttavia, la vicenda va ben oltre una semplice negligenza alimentare: la ragazza era stata privata della possibilità di crescere normalmente, sia fisicamente che psicologicamente.

Le indagini hanno rivelato che i genitori non solo imponevano alla figlia un regime alimentare estremamente restrittivo, ma la trattavano come se fosse una bambina piccola. La ragazza veniva accompagnata in bagno, le veniva soffiato il naso e le era permesso di guardare solo cartoni animati destinati a bambini molto piccoli, come Teletubbies e Thomas the Tank Engine. Anche i regali ricevuti per le feste di compleanno riflettevano questa distorsione: veniva vestita da principessa e riceveva bambole Barbie, anziché regali adatti alla sua età.

La situazione è venuta alla luce quando la giovane è stata portata in ospedale in condizioni critiche. I medici hanno riscontrato segni evidenti di grave malnutrizione: pelle secca e squamosa, capelli fragili e assenza di qualsiasi segno di pubertà. Il suo corpo era completamente privo di grasso e il battito cardiaco risultava accelerato, chiari sintomi di una situazione di emergenza sanitaria.

La spiegazione del padre, che ha attribuito la condizione della figlia alla sua decisione di seguire una dieta vegana fin dall’età di otto anni, non ha convinto la Corte. Il legale dell’uomo ha dichiarato che la ragazza non era stata privata di cibo, ma che si trattava di un caso di “alimentazione inadeguata” causata dalla sua scelta alimentare. Tuttavia, il giudice ha ritenuto impossibile che i genitori non si fossero resi conto della grave situazione di salute della figlia.

Durante il processo, è emerso che la coppia aveva messo in atto una serie di stratagemmi per nascondere la malnutrizione della figlia. Il padre aveva falsificato il certificato di nascita per farla sembrare più giovane di due anni, mentre la madre aveva mentito sulla sua età al momento dell’iscrizione a un corso di danza, modificando progressivamente la data di nascita per farla apparire più piccola di un anno e mezzo. Questi tentativi di inganno hanno contribuito a prolungare il calvario della ragazza, impedendo alle autorità di intervenire tempestivamente.

Il castello di bugie è crollato quando alcuni genitori delle compagne di danza della giovane hanno iniziato a sospettare che qualcosa non andasse. Gli insegnanti hanno cercato di convincere i genitori a consultare un nutrizionista, ma di fronte al loro rifiuto, hanno deciso di segnalare la situazione alle autorità.

Anche dopo il ricovero in ospedale, i genitori hanno continuato a tentare di manipolare la figlia, avvertendola che seguire le indicazioni dei medici l’avrebbe fatta ingrassare. La loro resistenza alle cure ha portato alla decisione di affidare la ragazza allo Stato, mentre la coppia veniva arrestata.

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