Galles: 15enne dato per inappetente, in verità ha quattro tumori al cervello

Considerato semplicemente inappetente, Chris Mullins era diventato talmente magro da aver sollevato i dubbi dei genitori che avevano deciso di vederci chiaro. Sottoposto ad una Tac, è emerso che aveva ben quattro tumori al cervello.

Galles: 15enne dato per inappetente, in verità ha quattro tumori al cervello

Per i medici che lo avevano in cura, Chris Mullins era nient’altro che il solito ragazzo inappetente. Per cercare di risolvere il suo ostinato disturbo alimentare, i genitori lo avevano portato dallo psicologo, ma le sedute anziché aiutarlo, non facevano altro che aumentare il suo rifiuto verso il cibo.

Arrivato a pesare solo 40 chilogrammi, il ragazzo gallese che oggi ha 15 anni, ha addirittura smesso di frequentare la scuola: in preda ad una perenne stanchezza e alle vertigini, per lui era diventato impossibile frequentare le lezioni insieme ai compagni. Intenzionati una volta per tutte a comprendere quale fosse il problema del figlio, i genitori di Chris sono riusciti a sottoporlo ad una Tac, che è stata finalmente in grado di diagnosticare la ragione della sua inappetenza.

Come riportato da Metro.co.uk, la risonanza magnetica ha permesso di mettere a fuoco la terribile verità, rappresentata dall’esistenza di ben quattro masse tumorali annidate nel cervello. Trasportato all’ospedale universitario del Galles a Cardiff, è stato ivi sottoposto a un intervento chirurgico che oltre ad alleviare la pressione del tumore all’interno del cranio, ha altresì permesso di portare a termine una biopsia.

Poco dopo, Chris e la sua famiglia si sono dovuti trasferire ad Essen, in Germania. Qui per sei settimane è stato sottoposto a 25 cicli di terapia con fasci di protoni che hanno permesso di migliorare il suo quadro clinico.

Attualmente il ragazzo sta ancora combattendo contro la malattia, ma per i medici le sue condizioni sono in progressivo miglioramento, tanto da poter essere considerate incoraggianti. Forte quindi dell’esperienza maturata con il figlio, la madre di Chris ha voluto far conoscere la sua storia, da considerare come un esempio che tutti i genitori dovrebbero seguire quando non sono convinti delle risposte dei medici. In secondo luogo, quanto da lei patito suona al pari di un monito da seguire per “non essere intimiditi dallo status di un professionista della salute quando i tuoi cari più preziosi stanno soffrendo” e pertanto di “fidarsi del proprio istinto e insistere sulle TAC”.

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