Fumettista di Charlie Hebdo: "non abbiamo bisogno di più religione"

Joann Sfar, ex fumettista del giornale satirico francese Charlie Hebdo, ha pubblicato tredici sue vignette dove rivendica l'amore per la vita e della gioia dei francesi e chiede che non si preghi più per Parigi: "non abbiamo bisogno di più religione"

Fumettista di Charlie Hebdo: "non abbiamo bisogno di più religione"

Come molti disegnatori, anche il fumettista Joann Sfar ha condiviso nelle reti sociali una sua creazione ispirata agli attentati di Parigi di venerdì scorso. Tuttavia il caricaturista che lavorò per il settimanale satirico francese Charlie Hebdo, ha sicuramente suscitato più visualizzazioni per via dei messaggi contenuti nei suoi disegni.

Nelle sue vignette è ritratto un uomo che ringrazia per l’appoggio che la Francia ha ricevuto da tutto il mondo, ma chiede anche che non si preghi per Parigi: “Amici del mondo intero, grazie per #prayforParis, ma non abbiamo bisogno di più religione. La nostra fede è nella musica! baci! vita! Champagne e gioia! #Parissaboutlife”, dice.

In un altro disegno dei tredici condivisi su Instagram, assicura che i francesi amano la vita e la gioia, anche se per secoli gli amanti della guerra hanno cercato di strappargli questo amore, senza mai riuscirci. “Coloro che amano. Coloro che amano la vita. Alla fine, vengono sempre ricompensati”, afferma.

Che bello è il motto di Parigi: ‘Fluctuat nec mergitur (il cui significato è battuta dalle onde ma non affonda), sottolinea molto seriamente il protagonista di questi disegni che inizia constatando che “la Francia è un antico paese in cui gli innamorati si abbracciano liberamente”. “Anziché dividerci, ci ricordate quanto prezioso è tutto questo: il nostro modo di vivere” , afferma nella penultima vignetta l’uomo dai grandi occhi, arrabbiato e a momenti perplesso, creato da Sfar, e del quale parlano oggi diversi quotidiani francesi.

Sfar, nato a Nizza nel 1971, chiude la sua creazione avvisando i “nostri nemici, gli innamorati della morte, che se Dio esiste, lui li odia. E voi avete già perso sulla terra così come in cielo”. Il celebre autore del “Il gatto del rabbino” evidenzia che questi nemici “stanno lì da sempre, con diverse uniformi”, che però “la Storia li dimentica velocemente e Parigi resta”.

Queste dichiarazioni sono state tradotte dal francese a cura del quotidiano The Independent.

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