Sicuramente tutti ricorderanno la tragedia avvenuta il 13 novembre 2015 a Parigi, per la precisione al Bataclan, un locale dove si stava assistendo a un concerto. Un luogo in cui si è compiuta una strage terribile che è costata la vita a 130 persone, mentre molte altre sono rimaste ferite. A distanza di quasi sette anni da quella strage, si ha finalmente giustizia e dopo 10 mesi, si è finalmente concluso il processo.
Una vicenda che ha scosso non solo la Francia, ma il mondo intero a causa delle azioni dei potenti dell’Isis. In seguito al processo durato 10 mesi, ben 19 persone, tra cui Salah Abdeslam, sono state giudicate colpevoli per crimini legati alla macchia del terrorismo. Louis Peries, il giudice, ha pronunciato il verdetto in seguito a misure molto rigide e un iter giudiziario straordinario.
Tra tutti i terroristi, colpevoli di quella strage, Salah Abdeslam è l’unico sopravvissuto e responsabile e e su di lui pendono tutti i capi di accusa. L’uomo è condannato all’ergastolo per l’omicidio commesso e senza possibilità di condizionale, una pena considerata massima dal sistema governativo francese. È riuscito a salvarsi grazie a un malfunzionamento del suo giubbotto esplosivo.
In base a quanto racconta la difesa durante il processo, è riuscito a sopravvivere, a differenza degli altri terroristi, dal momento che, all’ultimo momento, ha deciso di abbandonare il suo giubbotto in quanto si è tirato indietro non volendo portare a termine l’attacco. Il terrorista ha chiesto scusa, piangendo, a tutti i familiari delle vittime.
In base a quanto riporta Rainews, nell’aula del tribunale, ha continuato a ripetere: “Ho commesso degli errori, è vero, ma non sono un assassino, non sono un assassino”. Sugli altri 18 pende l’accusa di reati relativi agli attacchi terroristici. Sono poi accusati di creazione di documenti falsi, di trasportare i terroristi dalla Siria oppure dare loro esplosivi e armi.
Il pm Nicola Braconnay ha affermato che non sono tutti jihadisti, ma sicuramente fanno parte di gruppi terroristici. Durante il processo, Abdeslam ha spiegato come mai ha agito in questo modo. Avrebbe deciso di compiere l’attentato al Bataclan a causa della politica errata della Francia nei paesi del Medio Oriente e anche per via dei vari civili che hanno perso la vita in Siria e Iraq.