Tutto ha inizio nel 2010 quando un giovane manager di un’importante azienda di profumi francese diventa responsabile del settore servizi generali, dove svolgeva compiti umilianti e spesso inutili, che mortificavano la sua bravura e preparazione, che avevano indotto l’azienda anni prima ad assumerlo.
Per Frédéric Desnard, questo è il nome dello sfortunato manager, non è stato per niente facile. Doversi ritrovare sul luogo di lavoro senza far nulla, pur essendo abbondantemente pagato. Alla lunga il 43enne ha sviluppato problemi depressivi, ed inoltre lo stress che questa specie di mobbing lavorativo, gli ha procurato stress e crisi epilettiche.
Ecco perchè, il giovane manager ha preso un periodo di riposo non andando al lavoro per ben sette mesi, finiti i quali l’azienda ha pensato bene di licenziarlo.
Ma la risposta di Frédéric Desnard è stata immediata. Ha portato davanti il giudice del lavoro francese la società per cui lavorava, richiedendo un cospicuo risarcimento pari a 360 mila euro. Il giovane ha definito il periodo passato in ufficio a non far niente, come una vera e propria discesa verso l’inferno, una situazione che lo ha provato a tal punto da sentirsi distrutto sia fisicamente che psicologicamente, perché se é vero che lavorare troppo fa male, forse fa stare peggio avere un lavoro e non poter svolgere le proprie mansioni perchè continuamente osteggiati e mobbizzati.
Fin qui la cosa non farebbe tanta notizia se non fosse che il caso di Frédéric Desnard sia il primo caso di mobbing portato davanti alla Corte del Tribunale di Parigi, che dovrà a breve stabilire se dare ragione al giovane manager messo da parte senza alcuna motivazione da parte della sua azienda, oppure se dare credito alle dichiarazioni della Interparfums, secondo cui il manager, durante il lungo periodo lavorativo svolto presso la loro azienda, non aveva mai manifestato segni di particolare disagio per le mansioni svolte.
Un caso questo non isolato, che sicuramente aprirà un nuovo scenario nei rapporti di lavoro in Francia. Restiamo quindi in attesa di sapere se per eccessiva noia sul luogo di lavoro, si può anche essere risarciti.