Dopo una rincorsa di conferme e smentite nella giornata di oggi 10 febbraio è arrivata purtroppo l’ufficialità: il noto virologo francese e Premio Nobel per la Medicina, Luc Montagnier, è morto ieri 9 febbraio all’età di 89 anni. A rendere pubblica per prima la notizia era stata la testata francese France Soir, che con un post su Twitter aveva fatto presente che il virologo si era spento presso l’ospedale americano di Neuilly-sur-Seine, città che si trova non lontano da Parigi.
“All’età di 89 anni (18 agosto 1932 – 8 febbraio 2022), il professor Luc Montagnier si è spento all’ospedale americano di Neuilly-sur-Seine. Il dottor Gérard Guillaume, uno dei suoi più fedeli collaboratori, ci ha confidato che se ne è andato in pace, circondato dai suoi figli” – così aveva scritto il quotidiano francese. Da lì però si era temuto che la notizia della morte di Montagnier fosse una fake news, in quanto era riportata solo da France Soir e basta, e da nessun altro media internazionale, se non qualche sito no-vax, anche italiano.
Lutto per la perdita di Montagnier
Montagnier nel corso della sua onorata carriera ha scoperto insieme a Françoise Barré-Sinoussi il virus dell’HIV, nel 1983. Da anni ormai però i suoi colleghi avevano preso le distanze da lui, tanto che era stato anche allontanato dall’Institut Pasteur di Parigi, dove lavorava. Nel 2008 aveva vinto il Nobel, ma i rapporti con l’istituto erano già difficili.
Gli scienziati lo hanno allontanato perchè da anni sosteneva teorie prive di fondamento: una tra tutte quella sugli improvvisi decessi dei neonati che Montagnier attribuiva alle vaccinazioni obbligatorie introdotte in molto Paesi europei e del mondo. Molti scienziati in questi anni hanno messo in guardia la popolazione dalle sue dichiarazioni.
“Chiedo a tutti i miei colleghi di fermare le vaccinazioni contro il Covid con questo tipo di vaccini. Ne va del futuro dell’umanità. Il dopo dipende da voi, soprattutto dai non vaccinati che un domani potranno salvare l’umanità, mentre i vaccinati dovranno essere salvati dai centri medici” – così aveva detto Montagnier durante una manifestazione no-vax teutasi a Milano il 22 gennaio. Il virologo francese era uno dei sostenitori della teoria del complotto secondo la quale il Sars-CoV-2 sia stato manipolato in laboratorio usando sequenze del virus dell’HIV.