Filippine: pensa che il coccodrillo sia finto ed entra nel recinto per un selfie, 68enne attaccato dall’animale

Un turista 68enne pensava che il coccodrillo nel recinto del parco di divertimenti fosse di plastica, ed è entrato nell'acqua per un selfie. L'animale lo ha aggredito e trascinato in acqua per un braccio, davanti agli occhi attoniti dei parenti dell'uomo.

Filippine: pensa che il coccodrillo sia finto ed entra nel recinto per un selfie, 68enne attaccato dall’animale

Un turista nelle Filippine è stato attaccato da un coccodrillo, dopo che l’uomo è entrato nel recinto che conteneva l’animale per farsi un selfie, dato che pensava che il rettile fosse un modello di plastica. Vittima dell’attacco da parte dell’animale è il 68enne Nehemias Chipada, che si trovava presso il Parco divertimenti Amaya View lo scorso 10 Novembre insieme alla famiglia per festeggiare il suo compleanno presso la città Cagayan de Oro.

L’uomo ha visto l’animale nella recinzione, e pensando che fosse finto, è entrato in acqua ed ha iniziato a posare, tenendo il telefono in una mano e con l’altro braccio all’altezza del fianco. È proprio sul braccio che il coccodrillo ha agguantato il 68enne, trascinandolo nell’acqua davanti allo sguardo attonito dei parenti, che stavano riprendendo la scena.

Il drammatico video ripreso da un’altro turista mostra Nehemias che urla chiedendo aiuto, mentre l’animale lungo 3.6 metri tiene i denti serrati sul suo braccio sinistro. Rogelio Pamisa Antiga, che ha pubblicato il video online, ha commentato: “Mi stavo godendo lo scenario quando ho sentito persone urlare chiedendo aiuto, ed ho visto il coccodrillo che attaccava il vecchio. Volevo aiutarlo, ma avevo paura e non sapevo come gestire un attacco di un coccodrillo“.

L’uomo è riuscito poi a divincolarsi ed uscire della recinzione, e dopo che lo staff del parco lo ha fasciato con dei fazzoletti per fermare il sanguinamento, è stato trasportato al Centro Medico Northern Mindanao. Al 68enne sono state riscontrate diverse ossa rotte e otto ferite su braccia e gambe per le quali sono stati necessari i punti e diverse operazioni. Nella sua pelle era rimasto incastrato anche un dente del coccodrillo.

L’uomo e la sua famiglia accusano ora il parco divertimenti per non aver messo cartelli che avvisavano i clienti di non avvicinarsi al rettile. “Non c’erano cartelli di pericolo che avvisavano di non entrare nel recinto. Se ci fossero stati, non ci saremmo andati“, commenta la figlia dell’uomo Mercy Joy Chipada. Il Parco, che ha sostenuto le spese mediche per l’uomo, rifiuta ogni accusa di negligenza, asserendo che l’aera era ristretta al pubblico e che oltre alle guide, che ricordavano ai clienti di non avvicinarsi, diversi cartelli erano presenti sul posto.

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