Filippine, il presidente Duterte ordina l’arresto per i No Vax che escono di casa

Il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte ha emanato un ordine che prevede l’arresto per le persone non vaccinate che escono dalle proprie abitazioni.

Filippine, il presidente Duterte ordina l’arresto per i No Vax che escono di casa

Rodrigo Duterte, presidente delle Filippine, usa il pugno duro. Durante un vertice tra il capo dello Stato, i suoi ministri e i membri della task force nazionale anti Covid, ha emanato un ordine che prevede l’arresto per le persone non vaccinate che escono dalle proprie abitazioni.

 La dura presa di posizione da parte delle autorità nazionali nei confronti dei No Vax è diretta, affermano fonti vicine al governo, a invogliare sempre più persone a ricorrere alla immunizzazione anti-coronavirus.

Il pugno duro di Duterte 

La direttiva, che entrerà in vigore domenica 9 gennaio su tutto il territorio nazionale, è stata stabilita “per proteggere i cittadini, perché l’essere non vaccinati mette tutti in pericolo”.In precedenza, un lockdown di fatto per i non vaccinati era già stato imposto nell’area metropolitana di Manila, con oltre 13 milioni di abitanti, autorizzando l’uscita dalle proprie case solo per ragioni essenziali.nl governo filippino intende quindi usare il pugno duro contro i non vaccinati. In un messaggio alla nazione

Duterte ha dichiarato: “Poiché questa è un’emergenza nazionale, la mia posizione è che possiamo trattenere le persone che non hanno ricevuto il vaccino”. Il presidente ha quindi spiegato: “Sto dando ordine alle autorità di tutte le città di cercare i No Vax e intimare loro di non uscire di casa”. Da domenica chi non rispetta tale direttiva può essere tratto in arresto dalle forze di polizia. Con la nuova decisione, a partire da domani, altre 14 aree del Paese, oltre alla capitale Manila, saranno poste in stato di emergenza a causa dell’aumento dei contagi, dovuto agli spostamenti e agli assembramenti che si sono verificati nel corso del periodo natalizio.

Nei giorni scorsi La Cooperazione italiana ha disposto un contributo di 300mila euro alla Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ficross) in risposta all’emergenza causata dal tifone Rai (Odette secondo la denominazione locale) nelle Filippine, che ha provocato circa 380 vittime, numerosi feriti e più di 600.000 sfollati interni, oltre a devastazioni di natura materiale particolarmente significative. Il finanziamento verrà utilizzato dall’organismo per fornire prima assistenza alle persone più vulnerabili. 

 

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