Escalation di violenza xenofoba contro i rifugiati in Sassonia

Il Governo tedesco ha dichiarato la sua indignazione per i nuovi episodi di violenza xenofoba. “Non possiamo aspettare che ci siano i primi morti”, ha affermato il ministro della Giustizia.

Escalation di violenza xenofoba contro i rifugiati in Sassonia

Il Governo tedesco ha dichiarato la sua indignazione per i nuovi episodi di violenza xenofoba. Le ultime aggressioni contro i rifugiati si sono verificate in Sassonia e dimostrano fino a che punto arriva l’odio della popolazione tedesca verso i migranti e che il rischio che possa sfociare in una tragedia è davvero molto alto.

Non possiamo aspettare che ci siano i primi morti”, ha affermato il ministro della Giustizia, Heiko Maas, che ha anche fatto un appello alla “maggioranza silenziosa” che sta zitta e volge lo sguardo dall’altra parte davanti alle molestie contro coloro che cercano in Germania un futuro senza bombe.

L’opposizione ha chiesto alla cancelliera Angela Merkel un piano di emergenza contro un’ondata di violenza particolarmente forte nello Stato federale della Sassonia, ex Repubblica Democratica Tedesca. Giovedì scorso un centinaio di abitanti della città sassone di Clausnitz ha preso d’assalto un autobus di rifugiati: le immagini di un gruppo di migranti, tra i quali anche donne e bambini, terrorizzati davanti a decine di persone che urlavano “Noi siamo il popolo”, il motto diventato famoso durante le proteste a favore della democrazia nel 1989, e che nell’ultimo anno il movimento Pegida ha fatto suo, hanno inorridito la nazione.

Due giorni dopo, a circa 100 chilometri di distanza, a Bautzen bruciava un centro di accoglienza che avrebbe dovuto essere operativo nel mesi di marzo e avrebbe dovuto ospitare 300 rifugiati. Decine di persone celebravano le fiamme ed impedivano il lavoro dei vigili del fuoco.

Le statistiche collocano lo Stato della Sassonia al vertice degli attacchi xenofobi, non solo da quando è iniziata la crisi dei rifugiati, ma addirittura da alcuni decenni a questa parte. Un quinto di tutti gli attacchi ad alberghi si sono verificati in questo Stato dell’antica Germania. Qui il gruppo terrorista neo nazista NSU è sopravvissuto in clandestinità per 14 anni ed ogni 13 di febbraio, anniversario del bombardamento che rase al suolo Dresda durante la Seconda Guerra Mondiale, migliaia di neonazisti e antifascisti – provenienti da tutta l’Europa – si riuniscono in piazza per manifestare.

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