Non c’è cosa più terribile per una figlia di aver paura della propria madre. Da settimane, infatti, le figlie di Mireille Gram dormivano con la porta della stanza chiusa a chiave, per sfuggire alle grinfie della madre, che da diversi anni soffre di una grave forma di depressione.
Nonostante le – scarne – precauzioni, però, la figlia del fondatore della Kipling, uno dei marchi leader nel settore della valigeria, è riuscita nel proprio intento ed ha accoltellato alla gola una delle due figlie gemelle, riducendola in fin di vita, nella notte tra domenica e lunedì. Secondo una ricostruzione dei fatti, la Gram avrebbe aspettato che il personale di servizio della sua lussuosa casa alle porte di Anversa se ne andasse, per prendere un coltello in cucina. Dopo, è riuscita ad entrare nella camera da letto e ha colpito una delle due al collo, prima che l’altra si svegliasse e riuscisse a fermare la madre.
Nessuno si è sbilanciato sul movente della donna, 48 anni, che si è accanita in maniera incredibilmente folle sulla propria figlia, di appena 14 anni, e il suo avvocato continua a mantenere il massimo riserbo. Oltre al fatto in sé, la cosa inquietante è che Mireille Gram aveva già provato ad uccidere le figlie, tentando di annegarle.
“Lo sapevo, lo sapevo che un giorno mi sarebbe arrivata la telefonata che avrebbe attaccato le ragazze. Avevo avvertito tutti della sua depressione aggressiva, ma dicevano che esageravo…”, afferma il padre del ragazzo ed ex marito della donna. Infatti, l’accusa dell’ex marito era stata bollata dal giudice come “argomentazione rabbiosa tipica di un divorzio“, affidandone comunque la custodia alla madre, col padre che poteva vederla solo un weekend ogni due. Recentemente, inoltre, l’uomo aveva avvertito la polizia di un peggioramento delle condizioni dell’ex moglie, senza essere stato ascoltato. Siamo sicuri che, anche se in maniera tardiva e con un trauma non indifferente da affrontare, ora le ragazze saranno sicuramente al sicuro.