Nello stesso giorno in cui in Francia è stato trasmesso un documentario sulle molteplici accuse di violenza sessuale contro Gerard Depardieu, una delle donne che si è fatta avanti, accusando l’attore di averle infilato una mano sotto la gonna durante le riprese di un film, si è tolta la vita all’età di 60 anni lanciandosi da un ponte nella Senna.
Emmanuelle Debever era un talento promettente del cinema francese negli anni ’80, ma in seguito si ritirò dalle luci della ribalta. Nella sua breve carriera, recitò con il connazionale Depardieu nel film “Danton” del 1982. Nel 2019, ha pubblicato un breve messaggio su Facebook in cui diceva che il suo co-protagonista aveva cercato di palpeggiarla mentre viaggiavano in carrozza sul set.
“Questo mostro si è concesso un sacco di divertimento durante le riprese”, scrisse all’epoca, “sfruttando al massimo l’intimità all’interno di una carrozza. Infilando la sua zampa grassa sotto la mia gonna per, secondo le sue parole, ‘farmi sentire meglio’… io non ho permesso che accadesse“.
Le sue accuse sono state incluse in un nuovo documentario intitolato “Gerard Depardieu: La caduta dell’orco“, trasmesso il 7 dicembre sul canale televisivo France 2, che copriva una serie di altre accuse mosse contro il 74enne. I media francesi hanno poi riferito che la Debever, descritta da Elle come “una delle prime donne ad accusare Depardieu“, era deceduta, e Liberation ha in seguito riferito che si è trattato di un gesto volontario.
Tra le altre molteplici donne a descrivere quanto subito da Depardieu le attrici Charlotte Arnould, che aveva 22 anni quando l’attore abusò di lei per due volte, ed Helene Darras, che finì nel mirino dell’attore nel 2007, mentre il sito investigativo Mediapart ha pubblicato lo scorso aprile un articolo in cui altre 13 donne si sono fatte avanti con le loro storie. L’attrice Anouk Grinberg, che conosce Depardieu da decenni, ha rivelato: “Chiunque abbia mai lavorato con lui sa che aggredisce le donne“, spiegando che la gente non lo denunciava per paura che potesse danneggiare la loro carriera.