Il sondaggio su twitter ha decretato che il Ceo di Tesla dovrebbe vendere parte delle sue azioni. Qualche giorno fa l’eccentrico Elon Musk ha lanciato una delle sue iniziative contro corrente. L’imprenditore aveva infatti chiesto ai suoi follower su Twitter di esprimersi a favore o contro una possibile vendita del 10% delle azioni Tesla in suo possesso.
L’iniziativa nasce come risposta polemica a una proposta di legge dei democratici che vorrebbero tassare le plusvalenze non ancora realizzate sui pacchetti azionari. Il fondatore di Tesla si è detto disponibile a vendere il 10% del proprio capitale azionario per poter finanziare gli oneri previsti da questa nuova legge.
Non ricevendo stipendio sostiene di non avere la liquidità e di essere quindi “costretto” a monetizzare una parte delle azioni. Sulla base di 170,5 milioni di azioni Tesla in suo possesso, la quota di Musk, la cui ricchezza personale è calcolata in 338 miliardi di dollari, secondo le stime di Bloomberg, sarebbe valutata in circa 21 miliardi di dollari.
La reazione delle borse mondiali
Dopo la notizia, a Francoforte il titolo Tesla ha perso il 6% e anche a Wall Street si parla di un calo del 7% circa. Nonostante la rilevante perdita gli analisti non sembrano eccessivamente preoccupati. Pare che la domanda per le azioni Tesla rimanga alta e che le bizzare strategie di Musk non destino allarmismi.
Il CEO di Tesla dovrà però prestare attenzione perchè già in passato Elon Musk era già stato indagato per una serie di tweet che avevano profondamente influenzato il valore delle azioni e il profilo del maganate sudafricano è stato messo sotto sorveglianza. Quest’ultimo tweet però sembra essere un’ulteriore sfida, un modo per dimostrare la sua libertà di espressione sull’azienda e tuuto ciò che ne concerne.
La decisione di Musk non è stata ancora ufficializzata pertanto non è ancora certo che Elon manterrà fede alla sua promessa. Non resta che aspettare per scoprirlo.