In una recente conferenza stampa, il CEO di Tesla, Elon Musk, ha delineato una visione ardita per il futuro dell’azienda, una visione che coinvolge direttamente gli ingegneri a vivere all’interno delle fabbriche. La dichiarazione, “Abbiamo bisogno che gli ingegneri vivano nella fabbrica. Praticamente dormiremo sulla linea di produzione“, ha immediatamente suscitato dibattiti e curiosità nel mondo tech e automobilistico.
La ragione di questa drastica mossa è l’avvio della produzione della prossima generazione di veicoli elettrici (EV) di Tesla, prevista per il 2025, come riportato da Business Insider. Questa nuova gamma, conosciuta con il nome in codice di “Redwood“, segna un importante passo in avanti nella strategia dell’azienda per rendere i veicoli elettrici più accessibili al grande pubblico.
Musk, noto per le sue strategie aziendali non convenzionali, ha sottolineato la complessità di questo nuovo veicolo elettrico, indicando che richiederà uno sforzo eccezionale da parte degli ingegneri. La suggestione che possano dover addirittura vivere e dormire sulla linea di produzione della Gigafactory in Texas rievoca i tempi della produzione della Model 3, quando venne adottata una misura simile.
Il nuovo veicolo “Redwood” è destinato a diventare un pilastro nel mercato di massa e la sua produzione dovrebbe iniziare nella seconda metà del 2025. L’obiettivo di Tesla è quello di offrire un veicolo elettrico più economico, che possa competere efficacemente nel crescente mercato dei veicoli elettrici. In particolare, Tesla si trova a dover affrontare la pressione dei produttori cinesi, come BYD, che di recente ha superato Tesla come principale produttore di veicoli elettrici al mondo.
Il posizionamento di Tesla nel settore dei veicoli elettrici è sempre stato di punta, ma con l’arrivo di “Redwood“, l’azienda mira a raggiungere un pubblico più ampio, con l’intenzione di rilasciare un veicolo a un prezzo potenzialmente inferiore ai 30.000 euro. Questa strategia segna un significativo cambiamento rispetto ai modelli precedenti, più costosi, e potrebbe rappresentare un punto di svolta per l’intero settore.