Elezioni USA: ecco l’America che non voterà Hillary Clinton

Manca ormai un solo giorno dalle imminenti elezioni presidenziali americane, i cui sondaggi sono incapaci di decretare un netto favorito. Trump sale, Hillary scende vertiginosamente. Ecco perchè una gran parte dell'elettorato non voterà Clinton...

Elezioni USA: ecco l’America che non voterà Hillary Clinton

Manca ormai veramente poco all’apertura delle urne per le elezioni presidenziali americane che decreteranno il nuovo inquilino alla Casa Bianca, nonchè Presidente degli Stati Uniti d’America. Tuttavia, ad oggi, i sondaggi non riescono ad identificare un netto favorito lasciando, quindi, alle urne il verdetto finale. Quella che si prospettava essere una vittoria facile per Hillary Clinton nei confronti di Trump, rischia ora di diventare una clamorosa disfatta. 

Ma se di Trump negli ultimi mesi è stato detto praticamente di tutto, definito perfino un nemico della democrazia (appellativo paradossale per un potenziale presidente americano), su Hillary Clinton le ragioni di dissenso e sfiducia sono decisamente meno evidenti. Eppure ci sono, e abbiamo deciso di elencarne alcune.

Prima di tutto, nonostante una cerchia di suoi collaboratori ed ex-collaboratori la definisca una donna in gamba e dedita al lavoro, esiste in America un 55% di elettorato che dichiara di non aver fiducia in lei e di non essere favorevole ad una sua elezione. Tra loro, una grandissima maggioranza è costituita da elettori di sesso maschile, probabilmente dovuto al fatto che Hillary si è più volte dichiarata una femminista. Al contrario Trump è considerato e accusato di misoginia. Poli opposti, dunque. Infatti, un curioso studio al riguardo ha dimostrato che se l’8 novembre votassero solo donne, Clinton vincerebbe superando l’80% delle preferenze, mentre se votassero solo uomini, Trump risulterebbe vincitore.

Hillary Clinton non è inoltre un volto nuovo della politica americana, essendo stata già First Lady durante la presidenza Bill Clinton e avendo poi ricoperto importanti incarichi in Senato e in politica estera, la quale si è macchiata di azzardati interventi militari come quello in Libia nel 2011. È stata inoltre coinvolta in numerosi scandali negli ultimi 20 anni di cui l’ultimo, recente, riguardante il caso delle e-mail su cui l’FBI sta indagando.

Inoltre, Hillary sarebbe la prima presidente americana donna della storia degli Stati Uniti, componente importante soprattutto nella mente degli elettori più conservatori e maschilisti. C’è inoltre chi l’accusa di falsità, cinismo e di fare i propri interessi, compreso il matrimonio con Bill Clinton, giudicato un matrimonio di convenienza dal quale Hillary ne ha giovato di più. 

In ultima analisi, potrebbe essere importante tener presente i possibili rapporti conflittuali tra Clinton e Putin, in un momento delicato della politica internazionale come questo. 

Tutti questi elementi porterebbero gran parte dell’elettorato a votare Trump, nonostante la sua personalità discussa. Alle urne l’ultimo verdetto.

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